Seveso, Tagliabue: "Illegittima la delibera sull'aumento dei compensi"
Non si placa la polemica sui compensi per la Giunta e per il Presidente del Consiglio comunale. Dopo l'intervento in aula, nella serata di venerdì,
Daniele Tagliabue (Sevesoviva) ha inviato un comunicato alla stampa per ribadire la sua perplessità e per evidenziare che la delibera approvata dalla maggioranza è illegittima.
La delibera agli atti applicava una maggiorazione del 3% alle varie indennità basandosi su un regolamento del 2000 (art.3, lett. b, D.M. 119/2000) ch...
Non si placa la polemica sui compensi per la Giunta e per il Presidente del Consiglio comunale. Dopo l'intervento in aula, nella serata di venerdì,
Daniele Tagliabue (Sevesoviva) ha inviato un comunicato alla stampa per ribadire la sua perplessità e per evidenziare che la delibera approvata dalla maggioranza è illegittima.
La delibera agli atti applicava una maggiorazione del 3% alle varie indennità basandosi su un regolamento del 2000 (art.3, lett. b, D.M. 119/2000) che fondava la sua legittimità sulla facoltà di maggiorare le indennità concessa dalla legge (art.82, c.11, D.L. 267/2000).
Tale facoltà è stata cancellata nell'Agosto 2008 (art.76, c.3, L.133/2008), rendendo il regolamento non più applicabile, come conferma la Corte dei Conti Toscana (N.250/2012) riportando un parere delle Corti dei Conti Riunite (N.1/2012). Ai cittadini di Seveso il rispetto della legge, cioè evitare di applicare la maggiorazione del 3% applicata in passato, avrebbe garantito un risparmio di circa 23.000 euro nel quinquennio di mandato.
Nonostante questi dati certi, messi in dubbio dal Segretario comunale, secondo cui il parere della Corte Toscana e di quelle Riunite è opinabile, (salvo poi promettere in Consiglio la richiesta di un parere alla Corte dei Conti Lombardia) i Consiglieri di maggioranza, piuttosto che assumere un atteggiamento prudenziale ed emendare la delibera salvaguardando il Comune e loro stessi da un possibile danno erariale, hanno preferito confermare la maggiorazione, non più applicabile, del 3%.
Resta infine da notare l'illegittimità della delibera per mancanza del parere di regolarità contabile previsto su ogni proposta di deliberazione sottoposta al Consiglio che non sia mero atto di indirizzo, parere dovuto a norma dell'art.49, 267/2000, secondo la recente formulazione fatta con Decreto Legge 10 ottobre 2012 n. 174, probabilmente sconosciuto al Segretario.
Speriamo che pari ostinazione, ma correttamente fondata, oltre che per chiedere soldi ai sevesini, qualunque nobile uso personale se ne prometta, venga usata anche per difendere i loro diritti dai poteri forti di ferrovie e autostrade. Daniele Tagliabue Lista Civica Sevesoviva
Daniele Tagliabue (Sevesoviva) ha inviato un comunicato alla stampa per ribadire la sua perplessità e per evidenziare che la delibera approvata dalla maggioranza è illegittima.
La delibera agli atti applicava una maggiorazione del 3% alle varie indennità basandosi su un regolamento del 2000 (art.3, lett. b, D.M. 119/2000) che fondava la sua legittimità sulla facoltà di maggiorare le indennità concessa dalla legge (art.82, c.11, D.L. 267/2000).
Tale facoltà è stata cancellata nell'Agosto 2008 (art.76, c.3, L.133/2008), rendendo il regolamento non più applicabile, come conferma la Corte dei Conti Toscana (N.250/2012) riportando un parere delle Corti dei Conti Riunite (N.1/2012). Ai cittadini di Seveso il rispetto della legge, cioè evitare di applicare la maggiorazione del 3% applicata in passato, avrebbe garantito un risparmio di circa 23.000 euro nel quinquennio di mandato.
Nonostante questi dati certi, messi in dubbio dal Segretario comunale, secondo cui il parere della Corte Toscana e di quelle Riunite è opinabile, (salvo poi promettere in Consiglio la richiesta di un parere alla Corte dei Conti Lombardia) i Consiglieri di maggioranza, piuttosto che assumere un atteggiamento prudenziale ed emendare la delibera salvaguardando il Comune e loro stessi da un possibile danno erariale, hanno preferito confermare la maggiorazione, non più applicabile, del 3%.
Resta infine da notare l'illegittimità della delibera per mancanza del parere di regolarità contabile previsto su ogni proposta di deliberazione sottoposta al Consiglio che non sia mero atto di indirizzo, parere dovuto a norma dell'art.49, 267/2000, secondo la recente formulazione fatta con Decreto Legge 10 ottobre 2012 n. 174, probabilmente sconosciuto al Segretario.
Speriamo che pari ostinazione, ma correttamente fondata, oltre che per chiedere soldi ai sevesini, qualunque nobile uso personale se ne prometta, venga usata anche per difendere i loro diritti dai poteri forti di ferrovie e autostrade. Daniele Tagliabue Lista Civica Sevesoviva