Seveso, tentativo fallito: il Consiglio comunale verso lo scioglimento
Manca una firma. Quella del Prefetto. Poi tutti a casa: il Consiglio comunale è a un passo dallo scioglimento. Ieri sera, probabilmente ultimo tentativo disperato, il sindaco
Massimo Donati non è riuscito a portare in approvazione il bilancio previsionale 2012, atto fondamentale per portare a termine il suo mandato fino alla primavera. Tra i banchi dei consiglieri, presenti soltanto lui, il presidente
Massimo Vaccarino e i tre pidiellini che gli sono rimast...
Manca una firma. Quella del Prefetto. Poi tutti a casa: il Consiglio comunale è a un passo dallo scioglimento. Ieri sera, probabilmente ultimo tentativo disperato, il sindaco
Massimo Donati non è riuscito a portare in approvazione il bilancio previsionale 2012, atto fondamentale per portare a termine il suo mandato fino alla primavera. Tra i banchi dei consiglieri, presenti soltanto lui, il presidente
Massimo Vaccarino e i tre pidiellini che gli sono rimasti al fianco finora. Poi, a turno nei due appelli, uno dei dissidenti. In totale sei presenze, non sufficienti a garantire il numero legale e lo svolgimento della seduta. Eppure qualcuno della maggioranza manifestava un cauto ottimismo prima dell'inizio dei lavori. La convinzione era quella di poter contare sui voti dei dissidenti e su quelli della Lega Nord. I primi in seguito a non si sa quale intervento dei vertici regionali del partito. I lumbard, invece, venivano dati per sicuri dopo l'arrivo a Seveso del segretario nazionale
Matteo Salvini. Invece nulla da fare in entrambi i casi. Martedì scade l'ultimatum imposto dal Prefetto Giovanna Vilasi, pronto a inviare un suo commissario per amministrare la città fino al prossimo appuntamento elettorale. Il Consiglio comunale non è ancora sciolto, ma ormai questa sembra una formalità. Difficile credere a una convocazione d'urgenza per la serata di martedì: di fronte all'evidenza dei numeri non si può fare altro che prendere atto della situazione di crisi.
Massimo Donati non è riuscito a portare in approvazione il bilancio previsionale 2012, atto fondamentale per portare a termine il suo mandato fino alla primavera. Tra i banchi dei consiglieri, presenti soltanto lui, il presidente
Massimo Vaccarino e i tre pidiellini che gli sono rimasti al fianco finora. Poi, a turno nei due appelli, uno dei dissidenti. In totale sei presenze, non sufficienti a garantire il numero legale e lo svolgimento della seduta. Eppure qualcuno della maggioranza manifestava un cauto ottimismo prima dell'inizio dei lavori. La convinzione era quella di poter contare sui voti dei dissidenti e su quelli della Lega Nord. I primi in seguito a non si sa quale intervento dei vertici regionali del partito. I lumbard, invece, venivano dati per sicuri dopo l'arrivo a Seveso del segretario nazionale
Matteo Salvini. Invece nulla da fare in entrambi i casi. Martedì scade l'ultimatum imposto dal Prefetto Giovanna Vilasi, pronto a inviare un suo commissario per amministrare la città fino al prossimo appuntamento elettorale. Il Consiglio comunale non è ancora sciolto, ma ormai questa sembra una formalità. Difficile credere a una convocazione d'urgenza per la serata di martedì: di fronte all'evidenza dei numeri non si può fare altro che prendere atto della situazione di crisi.