Seveso: trionfa Butti, la città torna al centrosinistra dopo 15 anni
Paolo Butti è il nuovo sindaco della città. Con un netto 60,72% contro il 39,28% dello sfidante
Roberto Pagani, si aggiudica il ballottaggio e conquista la poltrona. Un tuffo nel passato per Seveso, visto che si ritorna a un governo di centrosinistra dopo 15 anni, ovvero dopo la legislatura di
Giordano Cassetta (1994-1998). Com'era già avvenuto il 26 e 27 maggio in occasione del primo turno, il successo di Butti non è mai stato messo in dis...
Paolo Butti è il nuovo sindaco della città. Con un netto 60,72% contro il 39,28% dello sfidante
Roberto Pagani, si aggiudica il ballottaggio e conquista la poltrona. Un tuffo nel passato per Seveso, visto che si ritorna a un governo di centrosinistra dopo 15 anni, ovvero dopo la legislatura di
Giordano Cassetta (1994-1998). Com'era già avvenuto il 26 e 27 maggio in occasione del primo turno, il successo di Butti non è mai stato messo in discussone nemmeno al ballottaggio. Basso il numero dei votanti (alle urne soltanto il 46,61% degli aventi diritto), ma tutti con le idee abbastanza chiare: dopo aver scoperchiato le prime urne è parso subito evidente il successo del candidato del Partito Democratico e della lista civica "Impegno e/è servizio". Il nuovo sindaco si è infatti aggiudicato con largo margine le preferenze di ben 16 sezioni su 20, uscendo sconfitto soltanto in alcune zone di Baruccana dove Pagani aveva già spopolato al primo turno. Da parte sua lo sconfitto non può certo rimanere deluso più di tanto: a tutti gli effetti è stata la sorpresa di queste elezioni amministrative. "Un risultato atteso - dichiara Butti - perché lavorando in questi anni sul territorio avevo percepito il desiderio di cambiamento da parte dei miei concittadini. Dopo il primo turno non pensavo proprio che Pagani potesse fare il ribaltone, non ho dato peso al manifesto del Pdl che invitava a sostenerlo. Decido questa vittoria elettorale a Luigi Borrelli, "compagno" come si definiva lui, deceduto per un infarto nella domenica del voto del primo turno. Era sempre al mio fianco, lascia un vuoto enorme". Il sindaco annuncia di voler affrontare subito un tema caldo per la città: "La priorità va alla viabilità, allo spostamento sul territorio, compresa la manutenzione delle strade. E poi, naturalmente, il sociale. Bisogna lavorare stabilire relazioni, favorire la partecipazione dei cittadini che si sono allontanati dopo cinque anni di amministrazione nulla". Dopo la festa di oggi, insomma, c'è da rimboccarsi le maniche. Da parte nostra a lui e a tutta l'amministrazione comunale un sincero in bocca al lupo.
Giordano Cassetta (1994-1998). Com'era già avvenuto il 26 e 27 maggio in occasione del primo turno, il successo di Butti non è mai stato messo in discussone nemmeno al ballottaggio. Basso il numero dei votanti (alle urne soltanto il 46,61% degli aventi diritto), ma tutti con le idee abbastanza chiare: dopo aver scoperchiato le prime urne è parso subito evidente il successo del candidato del Partito Democratico e della lista civica "Impegno e/è servizio". Il nuovo sindaco si è infatti aggiudicato con largo margine le preferenze di ben 16 sezioni su 20, uscendo sconfitto soltanto in alcune zone di Baruccana dove Pagani aveva già spopolato al primo turno. Da parte sua lo sconfitto non può certo rimanere deluso più di tanto: a tutti gli effetti è stata la sorpresa di queste elezioni amministrative. "Un risultato atteso - dichiara Butti - perché lavorando in questi anni sul territorio avevo percepito il desiderio di cambiamento da parte dei miei concittadini. Dopo il primo turno non pensavo proprio che Pagani potesse fare il ribaltone, non ho dato peso al manifesto del Pdl che invitava a sostenerlo. Decido questa vittoria elettorale a Luigi Borrelli, "compagno" come si definiva lui, deceduto per un infarto nella domenica del voto del primo turno. Era sempre al mio fianco, lascia un vuoto enorme". Il sindaco annuncia di voler affrontare subito un tema caldo per la città: "La priorità va alla viabilità, allo spostamento sul territorio, compresa la manutenzione delle strade. E poi, naturalmente, il sociale. Bisogna lavorare stabilire relazioni, favorire la partecipazione dei cittadini che si sono allontanati dopo cinque anni di amministrazione nulla". Dopo la festa di oggi, insomma, c'è da rimboccarsi le maniche. Da parte nostra a lui e a tutta l'amministrazione comunale un sincero in bocca al lupo.