Seveso: vandalismi contro il Pd, imbrattata la sede
Una falce e un martello proprio in mezzo alla vetrina, altri segni per coprire la targa sulla parete: qualche cretino, nei giorni scorsi, ha pensato di imbrattare la sede sevesina del Partito Democratico in piazza Confalonieri. Un gesto da denuncia (per danneggiamento) e che non trova alcuna giustificazione nemmeno dal punto di vista politico. Da qualsiasi punto di vista ci si voglia porre, non si capisce perché si eviti la strada del confronto preferendo quella del dispetto (o del bavaglio, ...
Una falce e un martello proprio in mezzo alla vetrina, altri segni per coprire la targa sulla parete: qualche cretino, nei giorni scorsi, ha pensato di imbrattare la sede sevesina del Partito Democratico in piazza Confalonieri. Un gesto da denuncia (per danneggiamento) e che non trova alcuna giustificazione nemmeno dal punto di vista politico. Da qualsiasi punto di vista ci si voglia porre, non si capisce perché si eviti la strada del confronto preferendo quella del dispetto (o del bavaglio, cercando di nascondere il simbolo).
Andrea Formenti, consigliere comunale del Pd, dà un’interpretazione: “Forse dà fastidio il nostro modo di fare politica, i poteri forti sono anche a Seveso. Zero consumo di suolo, zero cemento sulle aree versi, ampliamento del Bosco delle Querce al di là della superstrada sono i nostri obiettivi che probabilmente spaventano. Ma noi non arretriamo di un metro”. Per stemperare un po’ la tensione e per motivi scaramantici la prende un po’ più sul ridere l'altro consigliere comunale, nonché vicesegretario del Pd,
Giorgio Garofalo: “L’evento mi riporta a quanto accaduto nel 1994 quando la sede del Pds venne fatta oggetto di un attentato: ignoti entrarono di notte per imbrattare il materiale elettorale. Per la cronaca: a fine campagna elettorale vinse il candidato di centrosinistra
Giordano Cassetta”. A un anno dalla fine del mandato naturale dell’attuale sindaco
Massimo Donati, è lecito fare anche queste riflessioni.
Andrea Formenti, consigliere comunale del Pd, dà un’interpretazione: “Forse dà fastidio il nostro modo di fare politica, i poteri forti sono anche a Seveso. Zero consumo di suolo, zero cemento sulle aree versi, ampliamento del Bosco delle Querce al di là della superstrada sono i nostri obiettivi che probabilmente spaventano. Ma noi non arretriamo di un metro”. Per stemperare un po’ la tensione e per motivi scaramantici la prende un po’ più sul ridere l'altro consigliere comunale, nonché vicesegretario del Pd,
Giorgio Garofalo: “L’evento mi riporta a quanto accaduto nel 1994 quando la sede del Pds venne fatta oggetto di un attentato: ignoti entrarono di notte per imbrattare il materiale elettorale. Per la cronaca: a fine campagna elettorale vinse il candidato di centrosinistra
Giordano Cassetta”. A un anno dalla fine del mandato naturale dell’attuale sindaco
Massimo Donati, è lecito fare anche queste riflessioni.