Seveso, elezioni: i sottopassi battono l'interramento

Tante considerazioni politiche nel dopo voto: su chi ha vinto, chi ha quasi vinto, chi ha perso. Un dato, però, è sotto l’occhio di tutti: i primi tre candidati nell’ordine di gradimento degli elettori sono quelli a favore di sottopassi o sovrappassi, gli ultimi tre sono quelli che hanno difeso strenuamente la necessità di sostenere il progetto dell’interramento ferroviario per restituire la vivibilità al paese. Forse è solo una semplice coincidenza. O forse è stata la principale chiave di le...

Tante considerazioni politiche nel dopo voto: su chi ha vinto, chi ha quasi vinto, chi ha perso. Un dato, però, è sotto l’occhio di tutti: i primi tre candidati nell’ordine di gradimento degli elettori sono quelli a favore di sottopassi o sovrappassi, gli ultimi tre sono quelli che hanno difeso strenuamente la necessità di sostenere il progetto dell’interramento ferroviario per restituire la vivibilità al paese. Forse è solo una semplice coincidenza. O forse è stata la principale chiave di lettura degli elettori che, all’interno di questa scelta, hanno poi naturalmente indirizzato il loro voto verso la persona, il simbolo, il programma considerato migliore per la città. “Non so se è una sconfitta per l’interramento – ha commentato a caldo Paolo Butti, il candidato del centrosinistra che va al ballottaggio forte di un 30 per cento di consensi – di certo è una bella indicazione. Durante tutta la campagna elettorale ho avvertito questa presa di posizione dei cittadini. Non tanto contro l’interramento che resta sempre la soluzione auspicabile, quanto contro questa situazione di stallo che penalizza la città. In attesa di arrivare a un progetto così importante bisogna saper puntare anche su progetti alternativi: per esempio il passaggio a sud della città e la riduzione dei tempi di abbassamento dei passaggi a livello”. Non ha dubbi nemmeno Roberto Pagani (sostenuto da “Seveso nel cuore” e “Popolari per Seveso”) che più volte in campagna elettorale ha detto a chiare lettere che si batterà per la realizzazione di sovrappassi o sottopassi: “Il voto fa capire che la gente, dopo vent’anni di attesa, si è accorta che è inutile attendere altri vent’anni sperando nell’interramento. Sarebbe bello, farebbe piacere a tutti, ma bisogna essere anche realisti e pensare allo sviluppo della città”. Della stessa opinione, ovvero convinto che in tempi brevi l’interramento resti un progetto di difficile realizzazione, anche

Massimo Vaccarino (Pdl) che ha conquistato il terzo posto nonostante un partito che ha perso pezzi importanti e dopo quattro anni di gestione amministrativa difficile. In fondo alla classifica, invece,

Massimiliano Albericci (Movimento 5 Stelle),

Daniele Tagliabue (Sevesoviva) e Luca Allievi (Lega Nord) che da sempre si battono per l’idea dell’abbassamento della linea ferroviaria per garantire una mobilità più efficace e sostenibile. Sarà la volontà di penalizzare chi vuole l’interramento? Lo vedremo nei prossimi mesi. Se la gente sarà insoddisfatta per i tempi di attesa dietro i passaggi a livello perderà la pazienza, di certo sarà pronta a rispolverare il progetto e a dare nuovamente battaglia.