Sindaci muti nell'emergenza: sui siti comunali si parla di sagre
Due premesse sono d'obbligo. La prima: non siamo esperti di gestione delle emergenze, visto che di professione siamo solo 'registratori' di fatti e di notizie. La seconda: ciò che stiamo per scrivere non vuole essere una critica feroce né una polemica sterile, quanto un suggerimento affinché le situazioni come quella vissuta dalla notte di lunedì in poi possano essere gestite in modo differente. Per farla breve: le amministrazioni comunali, a nostro avviso, in occasione del forte temporale e ...
Due premesse sono d'obbligo. La prima: non siamo esperti di gestione delle emergenze, visto che di professione siamo solo 'registratori' di fatti e di notizie. La seconda: ciò che stiamo per scrivere non vuole essere una critica feroce né una polemica sterile, quanto un suggerimento affinché le situazioni come quella vissuta dalla notte di lunedì in poi possano essere gestite in modo differente. Per farla breve: le amministrazioni comunali, a nostro avviso, in occasione del forte temporale e delle esondazioni si sono fatte trovare un po' impreparate. Parliamo di Comuni, non di gruppi di Protezione Civile. Perché i volontari, in ogni territorio, hanno fatto ciò che hanno potuto, con impegno encomiabile e spesso con notevoli risultati. Se potessimo, stringeremmo la mano a ognuno di loro per esprimere la nostra gratitudine. Ciò che ci ha meravigliato - e che ha lasciato perplessi alcuni lettori che ci hanno scritto per evidenziare quella che era la nostra stessa impressione - è che nessun Comune è stato capace di comunicare con i suoi cittadini. Si fanno tante esercitazioni, si pensano tanti scenari, poi quando arriva purtroppo il brutto evento, si pensa soltanto a spalare (fango o neve che sia) senza dialogare con la popolazione. Dei Comuni che seguiamo, soltanto Cesano Maderno lo ha fatto. Una newsletter per informare che era stato istituito un numero telefonico per l'emergenza (uno diurno e uno serale), poi un'altra mail con comunicato sul sito Internet per informare tutti riguardo a ciò che era successo. Per gli altri Comuni il silenzio più assoluto. A parte Meda che ha informato i cittadini con un avviso sul sito per i probabili disservizi comunali. Nessuno, proprio nessuno, si è preoccupato di dire quali strade erano bloccate e qual era la viabilità alternativa. Con automobilisti costretti a lunghi zig zag per i paesi, soprattutto se provenienti da altri territori. Nessun Comune ha pubblicato una riga sul sito per stare vicino ai cittadini, aiutarli, facilitarli. Osservando gli strumenti di comunicazione dei nostri Comuni, che spesso costano e di cui i nostri politici vanno pure fieri, pare che non abbia nemmeno piovuto e che abbiamo trascorso una settimana balneare e soleggiata, tra sagre, concerti e feste varie. Nossignori, così non va bene. Passi che l'allerta meteo pare sia arrivata dall'Arpa soltanto alle 22 di lunedì sera. Ma nella mattinata di martedì, mentre la Protezione civile e la Polizia locale erano in giro a sporcarsi le mani (anche per 20 ore consecutive), qualcuno dei nostri politici poteva preoccuparsi di dare informazioni al cittadino. Cosa fare, come muoversi, a chi chiedere aiuto, cosa evitare. Le braccia che spalano fango servono eccome, una cabina di regìa che pensi a tutti gli aspetti e una maggiore sensibilità nei confronti della popolazione, però, facilitano molto le cose.