Telefono Azzurro: in Lombardia il maggior numero di casi di bullismo
Secondo gli ultimi dati del Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro, nel biennio 2013-2014, la regione da cui sono giunte il maggior numero di segnalazioni riguardanti episodi di bullismo è la Lombardia (12,4%). Seguono Veneto (10,2%) e Lazio (7,2%).
Secondo un'indagine condotta da Telefono Azzurro e Doxa Kids, che ha coinvolto oltre 1500 giovani dagli 11 ai 19 anni su tutto il territorio italiano, il 35% di loro è stata vittima di episodi di bullismo, online e offline. Una volta su tre è accaduto a scuola. Per far fronte a questo preoccupante fenomeno, l'Associazione, attraverso il numero gratuito 1.96.96, i social e la chat sul sito www.azzurro.it, ascolta ogni giorno, 24 ore su 24, il dramma non solo di bambini e adolescenti vittime di bullismo, ma anche degli adulti che gli sono accanto e non sanno come intervenire, offrendo loro un supporto e un intervento immediato. Il bullismo è un dramma della solitudine, per questo l'ascolto e la tempestività di intervento hanno un'importanza cruciale per aiutare in modo concreto le vittime prima che sia troppo tardi. I ragazzi che subiscono ripetute forme di prevaricazione e sopruso, fisiche o psicologiche, da parte di coetanei, raramente confessano le angherie subite a qualche figura adulta, genitori o educatori. In questo modo, senza la possibilità di condividere con qualcuno paure e difficoltà, la pressione psicologica di trovarsi al centro di una condizione di malessere provocata dalla cattiveria degli altri diventa insopportabile. E troppo spesso può portare a conseguenze drammatiche. Il fenomeno, in particolare, ha trovato in Internet e nei social network un terreno molto fertile per affondare le sue radici e crescere in maniera incontrollata e invisibile. Da una ricerca europea condotta in Italia da Telefono Azzurro, infatti, emerge i casi di cyber bullismo rappresentano il 28,7% del totale e sono in aumento. Questo perché i luoghi di incontro e scambio dei giovani sono sempre più virtuali: telefono, e-mail, chat, social network e SMS sono sempre più spesso usati per minacciare o intimidire qualcuno. Inoltre, la pervasività e la persistenza degli atti di bullismo online, uniti alla possibilità di anonimato e alla distanza fisica ed empatica creata dallo schermo, rendono ancora più preoccupante il fenomeno. Immagini e video non autorizzati, ad esempio, diventano facilmente di dominio pubblico: secondo la ricerca di Telefono Azzurro, infatti: 1 adolescente su 3 ha trovato online proprie foto non autorizzate, 1 su 5 ha trovato proprie foto imbarazzanti, più di 1 su 7 ha trovato online propri video non autorizzati e più di 1 su 10 ha trovato propri video imbarazzanti. Attraverso il progetto "Bullismo, fermiamolo adesso", Telefono Azzurro si muove su due fronti: quello della prevenzione, attraverso campagne di sensibilizzazione e laboratori nelle scuole e negli ambiti extrascolastici per insegnare ai ragazzi i valori della tolleranza e dell'attenzione all'altro, ma anche cosa fare e a chi rivolgersi quando ci si trova vittima di casi di bullismo, e quello dell'ascolto, attraverso le linee 1.96.96 e la chat di Telefono Azzurro, strumenti fondamentali per rompere il cerchio di angoscia e solitudine prima che sia troppo tardi.