In un capannone di Saronno riceveva le auto rubate, le smontava, vendeva pezzi di ricambio: il centro di riciclaggio è stato scoperto nella giornata di giovedì dai Carabinieri della Compagnia di Saronno che hanno arrestato il varedese F.D.T. di 48 anni e denunciato a piede libero altre due persone. A portare i militari sulle tracce del varedese è il segnale dell'antifurto satellitare installato a bordo di una Opel Corsa, rubata nella giornata di ieri, giovedì 22 gennaio, a Saronno.  Proprio seguendo quel segnale i Carabinieri sono arrivati davanti a un capannone in via Vecchia Saronno dove hanno fatto improvvisamente irruzione. Davanti ai loro occhi tre uomini impegnati a smontarla. Nel capannone erano presenti anche parti di un'altra Opel Corsa rubata il 16 gennaio a Saronno, di una Fiat Evo rubata a un marocchino il 13 gennaio a Cinisello Balsamo, di una Ford Fiesta sparita l'11 gennaio e di proprietà di un anziano di Saronno, ma anche di una Opel Meriva sparita l'11 gennaio e di proprietà di una signora cinquantenne di Cesate. In più alcuni libretti di circolazione di altre automobile di cui era stato denunciato il furto nel mese di dicembre. Nel capannone è stato trovato anche un apparecchio che neutralizza e disorienta il sistema Gps degli antifurto installati sulle auto. Curiosamente, i Carabinieri sono riusciti ad arrivare al capannone proprio perché quel giorno l'apparecchio era scarico. Il varedese è stato arrestato e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Se la sono invece cavata con una denuncia a piede libero un altro varedese di vent'anni e un diciassettenne di Cinisello Balsamo. Ora i militari stanno proseguendo le indagini per cercare di risalire anche alle persone che eseguivano i furti delle auto.