Comune, Caritas e Consorzio Desio Brianza uniscono le forze: tre cittadini potranno cimentarsi in uno stage lavorativo, dedicato in particolar modo alle persone più svantaggiate. Una buona notizia in questo periodo di crisi, sia per il coinvolgimento della persona, sia per il fatto che a questa è offerta la possibilità di fare un tirocinio formativo in un ambiente qualificato. Si tratta di un percorso organizzato e gestito dal Consorzio Desio Brianza, supportato dai tecnici comunali e finanziato, oltre al contributo fisso annuale del Comune al Consorzio per la gestione del Servizio di Integrazione Lavorativa, anche grazie al contributo della Caritas che avrà anche il compito di valutare quali sono i soggetti bisognosi in accordo con i Servizi sociali del Comune. "Sono sempre soddisfatto quando partono progetti di questo tipo - afferma l'assessore

Matteo Figini - per di più un’epoca di risorse non solo scarse, ma quasi nulle se paragonate solo a pochi anni fa E’ poi l’ennesima riprova che in tempi di “vacche magre”  tutti gli attori di una rete sociale si sanno ingegnare di più e che le buone idee non hanno mai colore politico, ma dovrebbero aiutare a diffondere buone prassi anche in altri territori e comuni”. Soddisfazione anche da parte del parroco

don Giuseppe Grisa: "Il gruppo Caritas della Comunità Pastorale Maria Regina degli Apostoli ha ritenuto positivo il prosieguo ed il rafforzamento della collaborazione con i Servizi alla persona del Comune. Questo nuovo accordo rientra nell’ottica di una diversa modalità di coinvolgimento e di aiuto, ove possibile, verso persone bisognose. Come Caritas proseguiamo, inoltre, nelle diverse attività che hanno avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni con il fondo “Famiglia aiuta Famiglia”. Riteniamo che il porgere attenzione a chi è nel bisogno sia un valore fondamentale del nostro Centro di Ascolto e di Distribuzione".

Mariano Piazzalunga, presidente del Consorzio Desio Brianza, ha evidenziato come la collaborazione con il Comune e la Caritas dia "più garanzia di risultato in risposta al bisogno di occupazione di persone portatrici di fragilità. Il protocollo di intesa raggiunto e le risorse messe a disposizione per questo progetto sono l’avvio positivo per il raggiungimento nella città di Varedo degli obiettivi prefissati e possono costituire un riferimento anche per altre città che vogliano rispondere efficacemente all’esigenza di occupazione per le persone che più di altre sono nel bisogno".