Varedo: lavori in viale Sant'Aquilino, marciapiedi più sicuri

Buona notizia per i cittadini: nella giornata di martedì 31 un addetto del Comune era all’opera per sistemare la situazioni di disagio e di pericolosità lungo viale Sant’Aquilino, che più volte, era finito sotto i riflettori della cronaca. Non solo per le lamentele dei cittadini, a dire il vero, ma anche per un episodio tragico: tutti ricorderanno, infatti, che a fine dicembre 2013 sui giornali si era parlato del decesso di Luigi Asti, residente nel quartiere, proprio in seguito a una caduta ...

Buona notizia per i cittadini: nella giornata di martedì 31 un addetto del Comune era all’opera per sistemare la situazioni di disagio e di pericolosità lungo viale Sant’Aquilino, che più volte, era finito sotto i riflettori della cronaca. Non solo per le lamentele dei cittadini, a dire il vero, ma anche per un episodio tragico: tutti ricorderanno, infatti, che a fine dicembre 2013 sui giornali si era parlato del decesso di Luigi Asti, residente nel quartiere, proprio in seguito a una caduta sui marciapiedi del viale. La storia di quei marciapiedi è fatta di diverse segnalazioni agli uffici o direttamente ad assessori e consiglieri comunali. Anche da parte di Emilio Locati, anche lui per un breve periodo amministratore comunale, che aveva rimarcato la situazione pericoloso per la crescita sproporzionata delle radici delle piante che aveva portato al sollevamento delle mattonelle. Con grave rischio soprattutto per gli anziani, ma anche con disagi per i disabili in carrozzina e per i non vedenti. Il disagio, inoltre, era di maggior pericolo nei mesi autunnali quando, con la caduta del fogliame, i vari trabocchetti risultavano coperti e invisibili. Solo i residenti conoscevano i vari punti nevralgici e strategici per girare al largo. Anche l’ufficio Tecnico è stato più volte interpellato, ma pare che la risposta sia stata quella di difficoltà dovuta al personale in forze ridotte e alla necessità di trovare fondi per realizzare l’intervento. Martedì, finalmente, un primo intervento. Probabilmente non risolutore, ma è già un buon segno. Nella speranza che, con il tempo, si continui a fare quei piccoli interventi che contribuiscono a migliorare la situazione del viale e a rendere il quartiere sempre più vivibile e sicuro per tutti.