Applausi a scena aperta in Regione per lo spettacolo dei detenuti di Opera
Nell'auditorium Gaber del Pirellone, ieri sera, si contavano circa 250 persone intervenute per assistere allo spettacolo "L'amore vincerà". Sul palco i detenuti del carcere di Opera diretti da Isabella Biffi. Questa sera la replica alle 20.30 con ingresso gratuito.
Circa 250 persone presenti ieri sera alla “prima” del concert-show per la pace nel mondo messo in scena dai detenuti del carcere di Opera all’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. Questa sera lo spettacolo “L’amore vincerà”, voluto dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia e dalla Commissione Carceri, replicherà stasera con inizio alle ore 20.30, aperto al pubblico ad ingresso gratuito.
“Questa iniziativa – ha spiegato il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, ieri sera presente tra il pubblico insieme a numerosi Consiglieri regionali - è straordinariamente paradigmatica di quello che noi vorremmo diventassero le carceri, cioè non solo un luogo di espiazione, ma soprattutto luogo e occasione per ritrovare se stessi come persone e nel rapporto con la società. L’arte e il teatro si confermano pertanto ancora una volta come strumento formidabile per contribuire al recupero delle persone, ma hanno anche un forte valore sociale e civile: infatti le strutture penitenziarie che non offrono una proposta rieducativa hanno una percentuale elevatissima di recidiva, mentre chi riesce a ritrovare se stesso, una volta uscito dal carcere poi non delinque più”.
L’opera in scena al Gaber di Palazzo Pirelli, diretta da Isabella Biffi, rientra in un progetto culturale di rieducazione attivato già 7 anni fa e che ha già avuto anche l’opportunità di far calcare ai detenuti il palcoscenico del Teatro Arcimboldi.
“Alla luce del grande successo di pubblico che questo spettacolo ha fatto registrare a Milano, come Commissione Carceri ora ci adopereremo per portarlo in scena in tutte le realtà provinciali della Lombardia – ha annunciato il Presidente della Commissione Carceri Fabio Fanetti – Quando mi sono avvicinato per la prima volta a questo progetto ho provato delle emozioni rare: attraverso questo lavoro le persone sono davvero in grado di trasformarsi e rinascere, di far emergere bontà e amore che, per motivi diversi, erano venuti meno o erano stati sopraffatti da altri sentimenti”.