Lavoro: c'è crisi, crescono le imprese che si occupano di riparazioni

Complice la crisi che attanaglia le famiglie, crescono in Brianza i settori artigiani legati alla riparazione. Da macchinari e apparecchiature agli autoveicoli, dai computer e telefoni agli elettrodomestici per uso personale e per la casa, tra il terzo trimestre 2013 e analogo periodo 2014 le imprese brianzole del settore sono aumentate del 2,1%, passando da 2148 a 2194. Una impennata più che doppia rispetto al dato registrato in regione Lombardia, secondo dati elaborati dall'Unione Artigiani...

Complice la crisi che attanaglia le famiglie, crescono in Brianza i settori artigiani legati alla riparazione. Da macchinari e apparecchiature agli autoveicoli, dai computer e telefoni agli elettrodomestici per uso personale e per la casa, tra il terzo trimestre 2013 e analogo periodo 2014 le imprese brianzole del settore sono aumentate del 2,1%, passando da 2148 a 2194. Una impennata più che doppia rispetto al dato registrato in regione Lombardia, secondo dati elaborati dall'Unione Artigiani Mb forniti dalla Camera di Commercio di Milano, dove l’aumento si è fermato a un +0,8%, con le aziende del mercato della riparazione che hanno sfondato quota 25mila (25033) rispetto alle 24840 dell’anno scorso. Occupazione sostanzialmente stabile nel settore, che vede oggi impiegati in Brianza 5331 addetti rispetto ai 5336 del 2013. Di essi, la maggior parte (2921, pari al 54,79 %)) risultano impegnati nella manutenzione e riparazione di autoveicoli, mentre 964 (18,08%) lavorano per la riparazione di elettrodomestici. Meglio la regione, che vede crescere gli occupati di 284 unità (erano 65116, oggi sono 65400) in un anno, pari allo 0,43%. A farla da padrone sempre il settore dell’auto (37573 addetti), seguito da manutenzione e riparazione macchine e apparecchiature (11170) e riparazione elettrodomestici (8624). Anche fra le ditte, la maggioranza è rappresentata dalle officine per manutenzione e riparazione auto: sono 1104 in Brianza e rappresentano esattamente la metà dell’intero settore (50,31%), seguite dai riparatori di elettrodomestici (473; 21,55%). Percentuali analoghe per la Lombardia, dove svettano sempre le imprese che si occupano di riparazioni e manutenzioni di automobili (13046, pari al 52,18%), seguite dalle aziende che lavorano per la riparazione degli elettrodomestici (5144; 20,54%). “Questa fotografia – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani di Monza e Brianza,

Marco Accornero -, immortala in modo emblematico la situazione di crisi diffusa che sta colpendo anche le famiglie, oltre alle imprese. L’aumento di aziende e addetti nei settori della manutenzione e della riparazione testimonia infatti che la spesa dei consumatori si sta spostando verso la conservazione di beni già in possesso piuttosto che verso la loro sostituzione. Una medaglia che se da un lato fa registrare positivi andamenti per i settori esaminati, dall’altro nasconde le difficoltà dei produttori e comporta l’aumento della contrazione dei consumi.”