Lavoro: tanti senza occupazione, pochi disposti a cercarla
In Italia sono 5 milioni 831 mila le persone senza lavoro: ma quello che preoccupa di più è la nascita di una nuova categoria. Sono gli “inattivi”, ovvero coloro che sono disponibili a lavorare ma che non cercano un lavoro. Lo rivela l’Istat, Istituto nazionale di statistica, che mette in risalto questo nuovo fenomeno dovuto soprattutto al senso di sfiducia. Il dato è di tutto rilievo: su 5 milioni 831 mila persone senza lavoro al 31 dicembre 2012, quelle che non si sono preoccupa...
In Italia sono 5 milioni 831 mila le persone senza lavoro: ma quello che preoccupa di più è la nascita di una nuova categoria. Sono gli “inattivi”, ovvero coloro che sono disponibili a lavorare ma che non cercano un lavoro. Lo rivela l’Istat, Istituto nazionale di statistica, che mette in risalto questo nuovo fenomeno dovuto soprattutto al senso di sfiducia. Il dato è di tutto rilievo: su 5 milioni 831 mila persone senza lavoro al 31 dicembre 2012, quelle che non si sono preoccupate di cercare un’occupazione sono 2 milioni 975 mila. Più della metà. E 78 mila (+2,7 per cento) rispetto a quanto era già avvenuto nel 2011. Per un “peso” complessivo dell’11,6 per cento sul totale delle forze lavoro. In Europa, giusto per fare un confronto, il “peso” degli inattivi è del 3,6 per cento. In Francia siamo all’1 per cento, in Germiania all’1,3 per cento, va meglio anche la Grecia con l’1,8 per cento. Per quanto riguarda più specificatamente questi inattivi, il 43 per cento degli appartenenti alla categoria afferma di non aver cercato il lavoro perché convinti di non trovarlo. Nell’ultimo quinquennio, ovvero dal 2007, gli inattivi sono aumentati di 434 mila unità.