Bibliotech, la prima biblioteca senza libri (di carta)
Biblioteca senza libri, o meglio senza libri di carta. La prima biblioteca pubblica interamente digitale sorgerà nell'estate di quest'anno a San Antonio, Texas, dove stanno investendo un milione e mezzo di dollari per uno spazio chiamato Bibliotech: si partirà con 100 e-reader , 100 tra portatili, desktop e tablet, e altri 50 e-reader a misura di bambino per i più piccoli. E ben 10 mila titoli in formato e-book. Questi i numeri iniziali del progetto del giudice
Nelson Wolff,...
Biblioteca senza libri, o meglio senza libri di carta. La prima biblioteca pubblica interamente digitale sorgerà nell'estate di quest'anno a San Antonio, Texas, dove stanno investendo un milione e mezzo di dollari per uno spazio chiamato Bibliotech: si partirà con 100 e-reader , 100 tra portatili, desktop e tablet, e altri 50 e-reader a misura di bambino per i più piccoli. E ben 10 mila titoli in formato e-book. Questi i numeri iniziali del progetto del giudice
Nelson Wolff, che ispirato dalla biografia di
Steve Jobs, ha immaginato questo spazio simile a un Apple store, dove dalle postazioni si potrà consultare il catalogo per poi passare al banco e prendere il dispositivo con il contenuto selezionato, da portare anche a casa e poi restituire. Si parte con libri e giornali, per proseguire con film e musica, copyright permettendo. Se è vero che già molte biblioteche degli States offrono anche letture in formato digitale e che molte università stanno già sperimentando soluzioni del genere per risolvere problemi di spazio, questa è la prima iniziativa che tenta tout-court la sostituzione della carta con i pixel. Quel che è accaduto alla musica in questi anni e sta accadendo all'home video, dove la tecnologia digitale ha rivoluzionato e sta cambiano per sempre usi e consumi, rendendo di fatto obsoleti i tradizionali canali di distribuzione, potrebbe ora cambiare per sempre il nostro modo di leggere libri e giornali. In fondo già oggi possiamo decidere come farlo: ogni quotidiano, rivista o libro, ha sia una versione digitale che cartacea, ma sono sempre di più i contenuti fruibili esclusivamente da dispositivi elettronici.
Nelson Wolff, che ispirato dalla biografia di
Steve Jobs, ha immaginato questo spazio simile a un Apple store, dove dalle postazioni si potrà consultare il catalogo per poi passare al banco e prendere il dispositivo con il contenuto selezionato, da portare anche a casa e poi restituire. Si parte con libri e giornali, per proseguire con film e musica, copyright permettendo. Se è vero che già molte biblioteche degli States offrono anche letture in formato digitale e che molte università stanno già sperimentando soluzioni del genere per risolvere problemi di spazio, questa è la prima iniziativa che tenta tout-court la sostituzione della carta con i pixel. Quel che è accaduto alla musica in questi anni e sta accadendo all'home video, dove la tecnologia digitale ha rivoluzionato e sta cambiano per sempre usi e consumi, rendendo di fatto obsoleti i tradizionali canali di distribuzione, potrebbe ora cambiare per sempre il nostro modo di leggere libri e giornali. In fondo già oggi possiamo decidere come farlo: ogni quotidiano, rivista o libro, ha sia una versione digitale che cartacea, ma sono sempre di più i contenuti fruibili esclusivamente da dispositivi elettronici.