Salute: gli Istituti Clinici Zucchi a sostegno dei lavoratori in difficoltà
Gli Istituti Clinici Zucchi sostengono gli imprenditori e i lavoratori del territorio che si trovano in difficoltà. Ieri si è tenuta la presentazione delle iniziative alla presenza del Presidente degli Istituti Clinici Zucchi,
Renato Cerioli, del Direttore sanitario,
Massimo Castoldi, e di
Gianluigi Mansi, responsabile dell'unità di Psichiatria. Una folta platea (nella quale spiccavano i rappresentanti di Confapi industria Monza, Maestri d...
Gli Istituti Clinici Zucchi sostengono gli imprenditori e i lavoratori del territorio che si trovano in difficoltà. Ieri si è tenuta la presentazione delle iniziative alla presenza del Presidente degli Istituti Clinici Zucchi,
Renato Cerioli, del Direttore sanitario,
Massimo Castoldi, e di
Gianluigi Mansi, responsabile dell'unità di Psichiatria. Una folta platea (nella quale spiccavano i rappresentanti di Confapi industria Monza, Maestri del Lavoro Monza e Brianza, Apa Confartigianato Monza e Brianza, Assimpredil Ance e Compagnia delle Opere) ha ascoltato con attenzione i progetti attuati dagli Istituti Clinici Zucchi. Una prima iniziativa ha per oggetto la creazione del un numero verde 800.098.783, attivo dalle 8 alle 22, sette giorni su sette, che è stato fortemente voluto dalla direzione dell'azienda e punta a diventare un'ancora di salvezza nel tunnel nero in cui purtroppo, sempre più spesso sprofondano gli imprenditori e i lavoratori davanti alle difficoltà economiche degli ultimi anni. Un'altra iniziativa si svilupperà in cinque incontri serali sulle modalità di gestione psicologica dello stress, e sarà mirata ad aiutare i lavoratori a percepire che i loro problemi appartengono non ad un individuo singolo, ma sono trasversali e dovuti al periodo di difficile congiuntura sociale ed economica. Attraverso il dialogo, il confronto e il racconto delle proprie difficoltà sarà possibile riconoscere, condividere e superare il problema. Contrazioni nei valori della produzione, stipendi da pagare, bilanci da chiudere, fatture da saldare e un futuro incerto sono per molti incubi sempre meno sostenibili che rischiano di schiacciare anche lo spirito imprenditoriale e la forza di volontà più ferrei. "In un lavoratore alle prese con difficoltà professionali convivono diversi elementi psicologici critici, tra cui la vergogna sociale, il senso di responsabilità patologico, una possibile depressione e la difficoltà a chiedere aiuto", ha dichiarato Gianluigi Mansi, responsabile dell'unità di Psichiatria degli Istituti Clinici Zucchi. "Tale stato psicologico può portare a una fase presuicidiaria che, se non supportata, potrebbe determinare gesti estremi e disperati." Proprio per questo la direzione degli Istituti Clinici Zucchi ha pensato di istituire un numero verde a cui potersi rivolgere; all'altro capo del filo psicologi clinici o psichiatri esperti garantiranno un colloquio non solo telefonico, ma anche ambulatoriale entro 24 ore dalla telefonata. "La situazione di questo periodo è drammatica, e si registrano purtroppo numerosi suicidi che vedono protagonisti persone oneste e volenterose, spinte al gesto estremo dalla disperazione e dalla mancanza di prospettive" ha dichiarato Massimo Castoldi, Direttore sanitario degli Istituti Clinici Zucchi "Come medici non possiamo certo cambiare la realtà, ma vorremmo che nella mente di queste persone si intravedesse una luce di speranza che li porti a vivere con meno angoscia e sofferenza la già difficile situazione".
Renato Cerioli, del Direttore sanitario,
Massimo Castoldi, e di
Gianluigi Mansi, responsabile dell'unità di Psichiatria. Una folta platea (nella quale spiccavano i rappresentanti di Confapi industria Monza, Maestri del Lavoro Monza e Brianza, Apa Confartigianato Monza e Brianza, Assimpredil Ance e Compagnia delle Opere) ha ascoltato con attenzione i progetti attuati dagli Istituti Clinici Zucchi. Una prima iniziativa ha per oggetto la creazione del un numero verde 800.098.783, attivo dalle 8 alle 22, sette giorni su sette, che è stato fortemente voluto dalla direzione dell'azienda e punta a diventare un'ancora di salvezza nel tunnel nero in cui purtroppo, sempre più spesso sprofondano gli imprenditori e i lavoratori davanti alle difficoltà economiche degli ultimi anni. Un'altra iniziativa si svilupperà in cinque incontri serali sulle modalità di gestione psicologica dello stress, e sarà mirata ad aiutare i lavoratori a percepire che i loro problemi appartengono non ad un individuo singolo, ma sono trasversali e dovuti al periodo di difficile congiuntura sociale ed economica. Attraverso il dialogo, il confronto e il racconto delle proprie difficoltà sarà possibile riconoscere, condividere e superare il problema. Contrazioni nei valori della produzione, stipendi da pagare, bilanci da chiudere, fatture da saldare e un futuro incerto sono per molti incubi sempre meno sostenibili che rischiano di schiacciare anche lo spirito imprenditoriale e la forza di volontà più ferrei. "In un lavoratore alle prese con difficoltà professionali convivono diversi elementi psicologici critici, tra cui la vergogna sociale, il senso di responsabilità patologico, una possibile depressione e la difficoltà a chiedere aiuto", ha dichiarato Gianluigi Mansi, responsabile dell'unità di Psichiatria degli Istituti Clinici Zucchi. "Tale stato psicologico può portare a una fase presuicidiaria che, se non supportata, potrebbe determinare gesti estremi e disperati." Proprio per questo la direzione degli Istituti Clinici Zucchi ha pensato di istituire un numero verde a cui potersi rivolgere; all'altro capo del filo psicologi clinici o psichiatri esperti garantiranno un colloquio non solo telefonico, ma anche ambulatoriale entro 24 ore dalla telefonata. "La situazione di questo periodo è drammatica, e si registrano purtroppo numerosi suicidi che vedono protagonisti persone oneste e volenterose, spinte al gesto estremo dalla disperazione e dalla mancanza di prospettive" ha dichiarato Massimo Castoldi, Direttore sanitario degli Istituti Clinici Zucchi "Come medici non possiamo certo cambiare la realtà, ma vorremmo che nella mente di queste persone si intravedesse una luce di speranza che li porti a vivere con meno angoscia e sofferenza la già difficile situazione".