Salute: un farmaco italiano per combattere il tumore alla prostata
Un farmaco tutto italiano per combattere il canco alla prostata. Un farmaco innovativo, perché non mira a distruggere il tumore quanto a bloccare la produzione di testosterone che rappresenta la "benzina". Lo rivela l'Adn Kronos che ha raccolto la dichiarazioni di
Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia, nonché di Farmindustria: "Ci sono voluti qusi 2 anni ma ora anche nel nostro Paese sarà disponibile un farmaco innovativo. A volt...
Un farmaco tutto italiano per combattere il canco alla prostata. Un farmaco innovativo, perché non mira a distruggere il tumore quanto a bloccare la produzione di testosterone che rappresenta la "benzina". Lo rivela l'Adn Kronos che ha raccolto la dichiarazioni di
Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia, nonché di Farmindustria: "Ci sono voluti qusi 2 anni ma ora anche nel nostro Paese sarà disponibile un farmaco innovativo. A volte le Regioni fanno passare anche 340 giorni prima di inserirlo nei prontuari, ma stavolta non accadrà perché il decreto salute firmato da Balduzzi prevede che le Regioni lo mettano automaticamente da subito a disposizione dei pazienti. Mi auguro, per i malati, che stanno aspettando da tempo, che sia davvero cosi'. Anche se noi abbiamo garantito finora l'accesso 'anticipato' per 1.500 pazienti circa su un totale di circa 3 mila". Il farmaco è destinato ad aiutare un gran numero di persone: non è il cancro più letale, ma quello più diffuso. Tanto che ogni anno si registrano poco meno di 40 mila nuovi casi. Questo nuovo prodotto stando ai ricercatosi si contraddistinguerà non solo per l'efficacia ma anche per la sua alta tollerabilità.
Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia, nonché di Farmindustria: "Ci sono voluti qusi 2 anni ma ora anche nel nostro Paese sarà disponibile un farmaco innovativo. A volte le Regioni fanno passare anche 340 giorni prima di inserirlo nei prontuari, ma stavolta non accadrà perché il decreto salute firmato da Balduzzi prevede che le Regioni lo mettano automaticamente da subito a disposizione dei pazienti. Mi auguro, per i malati, che stanno aspettando da tempo, che sia davvero cosi'. Anche se noi abbiamo garantito finora l'accesso 'anticipato' per 1.500 pazienti circa su un totale di circa 3 mila". Il farmaco è destinato ad aiutare un gran numero di persone: non è il cancro più letale, ma quello più diffuso. Tanto che ogni anno si registrano poco meno di 40 mila nuovi casi. Questo nuovo prodotto stando ai ricercatosi si contraddistinguerà non solo per l'efficacia ma anche per la sua alta tollerabilità.