La meraviglia meno inquinata d’Europa
L’obiettivo di Fabrizio Delmati passa dal lago del Segrino e dalle altre gemme prealpine che sono confine fra la Brianza e i monti. Angoli spesso trascurati che, invece, rappresentano una storia di buon governo e progresso che merita di essere ricordata
Guardato riflesso nell’acqua, il mondo sembra più bello, pulito, dolce.
Anche la Brianza, se letta e vista attraverso i laghetti, Segrino, Pusiano, Annone, e gli altri che fanno il suo confine, appare terra più pura, l’immagine di come potrebbe essere, sempre. E, questa, non è solo prospettiva paesaggistica.
Se prendiamo le vicende recenti di quei rimasugli di ghiacciai di un’era fa, e le storie dei castelli, le case, dei borghi buttati fra pianura, rocce grigie, strapiombi e boschi, e raccontiamo come noi, gli uomini, le istituzione e la politica negli ultimi decenni abbiamo saputo operare, verrebbe da dire, senza troppe parole, ben fatto.
Il furore industriale del dopoguerra aveva fatto di quei piccoli sguardi d’acqua discariche di un progresso che non si faceva domande.
La prima metafora di una buona politica capace di fare resistenza per rispetto della natura parte da un uomo noto per altri meriti, quelli di aver portato il Giro d’Italia dal folklore degli anni in biancoenero ai primi grandi budget. Lui, è Vincenzo Torriani, che decenni fa fu anche assessore allo sport di Canzo.
Quelli erano tempi arroganti, nel caso la motonautica e gli affari legati ad essa.
Laghetti così raccolti, con sponde fatte apposta per riempirsi di pubblico e plastica, sembrava il posto giusto per mettere in scena il frastuono irrispettoso, inquinato d'affarismo, dei motori forsennati.
Torriani con violenza disse no. Impedì qualsiasi gara motoristica e per il lago, le sponde, scelse il silenzio.
Un rispetto e una delicatezza che, dopo Torriani, continuò decennio dopo decennio da parte di politici, istituzioni e abitanti, e fece tornare la natura l'incanto che è oggi è la Brianza dove diventa Prealpe.
Posti magici. Del mondo e dell’uomo. E un laghetto, Segrino, che è il meno inquinato d’Europa.
Una giusta maniera di essere orgogliosi. E andare a vivere, nella serenità di quei silenzi, la meraviglia chenla macchina fotografica di Fabrizio Delmati riesce a rendere così bene.
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