Virna Toppi: poesie scritte nell’aria
E’ un incontro di umanità e arte quello fra l’obiettivo di Fabrizio Dalmati e Virna Toppi, ballerina solista alla Scala, un talento partito da Lentate sul Seveso fino a raggiungere il teatro La Scala e l’elite della danza mondiale.
Virna Toppi è nata a Lentate, una infanzia brianzola e una adolescenza vissuta a Milano o, per essere più precisi, attorno alla Scala. Sono stati anni di sacrificio e tenacia, la gioventù di Virna, gli ingredienti necessari per trasformare un talento unico in una carriera internazionale.
Virna Toppi oggi è un’artista d’elite, ovvero possiede la capacità di disegnare una bellezza “altra” rispetto al banale quotidiano, interpretandolo.
L’arte, uno dei talenti fondamentali dell’umanità. L’impeto, violento e dolce di prendere un foglio o una tela e scriverci una bellezza o, nel verso di Virna, fare del corpo armonia. La danza è espressione in cui l’inchiostro, il colore, lo strumento dell’artista, sono il corpo il che presuppone saper fondere in un gesto unico potenza e armonia, essere “campione” ma anche poeta, un equilibrio per pochi.
Virna, la bambina partita da Lentate sul Seveso, è stata capace di divenire una di questi “pochi”, protagonista di una carriera in continua ascesa fra Milano, Germania e ancora Milano, una Milano da leggere come Teatro alla Scala.
Ma, per descrivere la carriera di Virna, ci vuole anche l’impronta forte della gioia.
Perchè in fondo ogni cammino è un bagaglio che riempi anno dopo anno e in cui, accanto alle parole dure come sacrificio, tenacia, determinazione ne poni anche altre piacevoli: soddisfazione, passione, felicità, amore, semplicità. Insomma, positività, entusiasmo, voglia di giocare e divertirsi.
E così. Il talento Virna Toppi è fatto anche dei sorrisi, della gioventù, dell’impeto gioioso che la macchina di Fabrizio Dalmati ha stampato in digitale.
C’è la bellezza di una ragazza felice, serena, entusiasta di
quello che fa, dell’arte che la mette sul tetto del mondo. Si, Virna è il giusto equilibrio fra tenacia, gioia, spensieratezza e
impegno, altro “petalo” prezioso della Brianza Meravigliosa.
c.c.