Barlassina, Donatella Galli: account Facebook disattivato
Ennesima puntata nella vicenda
Donatella Galli: l'account Facebook del consigliere provinciale leghista, quello che dieci giorni fa aveva commentato un posto con un incredibile "Forza Etna, forza Vesuvio", è ora disattivato. L'utente non è più raggiungibile. Questa, finora, l'unica certezza dopo la protesta del web che si è scagliato contro Galli chiedendo le sue scuse, le sue dimissioni, l'intervento della Procura. Resta un giallo, invece, la disattivazione dell'account. Ne...
Ennesima puntata nella vicenda
Donatella Galli: l'account Facebook del consigliere provinciale leghista, quello che dieci giorni fa aveva commentato un posto con un incredibile "Forza Etna, forza Vesuvio", è ora disattivato. L'utente non è più raggiungibile. Questa, finora, l'unica certezza dopo la protesta del web che si è scagliato contro Galli chiedendo le sue scuse, le sue dimissioni, l'intervento della Procura. Resta un giallo, invece, la disattivazione dell'account. Nei primi giorni della settimana alcune testate hanno dato notizia di una mail inviata da Facebook a un utente, che avrebbe segnalato Galli per razzismo, per avvisarlo che l'utente era stata rimossa. A distanza di poche ore, tuttavia, si è scoperto che questa presunta mail sarebbe tuttavia un falso clamoroso così come le manifestazioni di antisemitismo del consigliere leghista (che in realtà non ha detto alcunché contro gli ebrei). Scelta sua o di Facebook, comunque, poco importa: ai fini pratici quell'account non c'è più. Il popolo del web, tuttavia, non cambia idea: non basta, ci vogliono le dimissioni. Qualcosa ci dice che la vicenda non è si è ancora chiusa.
Donatella Galli: l'account Facebook del consigliere provinciale leghista, quello che dieci giorni fa aveva commentato un posto con un incredibile "Forza Etna, forza Vesuvio", è ora disattivato. L'utente non è più raggiungibile. Questa, finora, l'unica certezza dopo la protesta del web che si è scagliato contro Galli chiedendo le sue scuse, le sue dimissioni, l'intervento della Procura. Resta un giallo, invece, la disattivazione dell'account. Nei primi giorni della settimana alcune testate hanno dato notizia di una mail inviata da Facebook a un utente, che avrebbe segnalato Galli per razzismo, per avvisarlo che l'utente era stata rimossa. A distanza di poche ore, tuttavia, si è scoperto che questa presunta mail sarebbe tuttavia un falso clamoroso così come le manifestazioni di antisemitismo del consigliere leghista (che in realtà non ha detto alcunché contro gli ebrei). Scelta sua o di Facebook, comunque, poco importa: ai fini pratici quell'account non c'è più. Il popolo del web, tuttavia, non cambia idea: non basta, ci vogliono le dimissioni. Qualcosa ci dice che la vicenda non è si è ancora chiusa.