Seveso, Pd: "Stop all'agonia, Donati dimettiti"
"E' completamente inutile aspettare la scadenza del 27 novembre imposta dal Prefetto per arrivare allo scioglimento del Consiglio comunale: meglio rassegnare tutti le dimissioni e chiudere qui la legislatura". L'appello è firmato da tutti i consiglieri comunali del Partito Democratico che chiedono ai rappresentanti degli altri partiti di aderire alla proposta e che, soprattutto, invitano il sindaco
Massimo Donati fare le valigie ora anziché aspettare di essere mandato ...
"E' completamente inutile aspettare la scadenza del 27 novembre imposta dal Prefetto per arrivare allo scioglimento del Consiglio comunale: meglio rassegnare tutti le dimissioni e chiudere qui la legislatura". L'appello è firmato da tutti i consiglieri comunali del Partito Democratico che chiedono ai rappresentanti degli altri partiti di aderire alla proposta e che, soprattutto, invitano il sindaco
Massimo Donati fare le valigie ora anziché aspettare di essere mandato via a fine mese. Il 27 novembre infatti è il termine indicato dal Prefetto
Giovanna Vilasi che ha concesso a Donati venti giorni di tempo (dalla notifica del 7 novembre) per cercare di approvare il bilancio previsionale. "La mancata approvazione del bilancio sta comportando dei problemi per la gestione amministrativa del Comune - spiegano i consiglieri del Pd - così come anche la mancata approvazione del bilancio consuntivo 2011, altro atto non approvato che porta oltretutto ad un blocco dei trasferimenti dello stato all’ente. Nelle ultime sedute di Consiglio è stata evidente la mancanza di una maggioranza a sostegno del sindaco e della Giunta. Per quanto ci riguarda confermiamo la nostra indisponibilità ad appoggiare qualsiasi atto legato al bilancio di previsione 2012 in quanto atti prettamente di programma amministrativo impostati dalla giunta e teoricamente dalla sua maggioranza". Di conseguenza la richiesta pubblica: "I consiglieri comunali trasmettano a Donati analoga dichiarazione e consegnino le loro dimissioni insieme a noi così da portare all’ immediato scioglimento del Consiglio comunale. Chiediamo al sindaco Donati e agli assessori rimasti Volpi e Tallarita di prendere atto di questa situazione e di rassegnare al più presto le loro dimissioni. Così facendo saremo in grado di abbreviare il periodo dei 20 giorni indicati dal Prefetto e permettere di conseguenza al commissario ad acta di definire gli atti pendenti legati al bilancio in modo da far riprendere, nell’interesse dei cittadini, le procedure amministrative".
Massimo Donati fare le valigie ora anziché aspettare di essere mandato via a fine mese. Il 27 novembre infatti è il termine indicato dal Prefetto
Giovanna Vilasi che ha concesso a Donati venti giorni di tempo (dalla notifica del 7 novembre) per cercare di approvare il bilancio previsionale. "La mancata approvazione del bilancio sta comportando dei problemi per la gestione amministrativa del Comune - spiegano i consiglieri del Pd - così come anche la mancata approvazione del bilancio consuntivo 2011, altro atto non approvato che porta oltretutto ad un blocco dei trasferimenti dello stato all’ente. Nelle ultime sedute di Consiglio è stata evidente la mancanza di una maggioranza a sostegno del sindaco e della Giunta. Per quanto ci riguarda confermiamo la nostra indisponibilità ad appoggiare qualsiasi atto legato al bilancio di previsione 2012 in quanto atti prettamente di programma amministrativo impostati dalla giunta e teoricamente dalla sua maggioranza". Di conseguenza la richiesta pubblica: "I consiglieri comunali trasmettano a Donati analoga dichiarazione e consegnino le loro dimissioni insieme a noi così da portare all’ immediato scioglimento del Consiglio comunale. Chiediamo al sindaco Donati e agli assessori rimasti Volpi e Tallarita di prendere atto di questa situazione e di rassegnare al più presto le loro dimissioni. Così facendo saremo in grado di abbreviare il periodo dei 20 giorni indicati dal Prefetto e permettere di conseguenza al commissario ad acta di definire gli atti pendenti legati al bilancio in modo da far riprendere, nell’interesse dei cittadini, le procedure amministrative".