Barlassina, Galli: "Attenzione maniacale contro gli sprechi"

È stato presentato nel corso del Consiglio Comunale del 30 luglio il bilancio di previsione per l’anno 2013 e per il triennio 2013-2015. Un bilancio che è stato difficile da chiudere proprio perché, ad oggi, mancano dati certi sui trasferimenti statali che arriveranno nelle casse dei comuni. Negli ultimi anni la finanza pubblica è stata interessata da molteplici interventi normativi che avevano come obiettivo il federalismo fiscale, cioè una maggiore autonomia degli enti locali, che al contra...

È stato presentato nel corso del Consiglio Comunale del 30 luglio il bilancio di previsione per l’anno 2013 e per il triennio 2013-2015. Un bilancio che è stato difficile da chiudere proprio perché, ad oggi, mancano dati certi sui trasferimenti statali che arriveranno nelle casse dei comuni. Negli ultimi anni la finanza pubblica è stata interessata da molteplici interventi normativi che avevano come obiettivo il federalismo fiscale, cioè una maggiore autonomia degli enti locali, che al contrario non si è mai realizzata. Oggi siamo molto lontani da questo modello anche perché i fabbisogni standard, necessari a garantire sul’intero territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni e il finanziamento delle funzioni fondamentali degli enti locali non sono ancora stati definiti. Inoltre il Fondo sperimentale di riequilibrio che avrebbe dovuto garantire risorse finanziarie anche agli enti dotati di minore capacità fiscale è di fatto scomparso per lasciare spazio a un Fondo di solidarietà comunale di cui non si conosce ancora la ripartizione. Le entrate dei comuni su cui si basa l’autonomia finanziaria sono continuo oggetto di modifiche che ne mettono in discussione criteri, presupposti, entità e attribuzione del gettito, grado di autonomia regolamentare degli enti. L’esempio principale è l’Imu, la tassa municipale che è alla base dell’autonomia finanziaria dei Comuni, prima introdotta e poi sospesa in attesa di una riforma del sistema fiscale che dovrebbe essere attuata entro fine agosto. Il quadro è incerto anche per ciò che riguarda la tassa rifiuti, oggi Tares, la cui prima rata è stata spostata di qualche mese con effetti negativi sulle entrate del Comune. Questo a fronte degli sforzi che i comuni hanno fatto degli ultimi anni per ridurre il disavanzo e debito pubblico, tagliando le proprie risorse e rispettando il Patto di Stabilità. “In tempi di crisi l’Amministrazione si trova a far fronte a bisogni sempre nuovi, sia nel campo educativo sia nel sociale, senza le risorse adeguate. Occorre quindi una cura maniacale nell’evitare qualsiasi spreco, analizzando minuziosamente ogni voce e controllando poi l’efficienza e l’utilità di tutti i servizi”, spiega

Piermario Galli, assessore al Bilancio. Il bilancio 2013 ha dovuto fare i conti con un taglio di trasferimenti ad oggi stimato in 250.000euro ed è stato presentato con un pareggio sulla cifra di 6.705.633,39 euro. Per quanto riguarda le spese, quelle correnti sono pari a 4.245.067,96 euro, mentre 430.070,56 euro sono gli investimenti nel settore delle opere pubbliche. Stante la volontà della giunta di mantenere inalterato il livello dei servizi si è reso necessario reperire risorse al fine di mantenere il pareggio di bilancio; tali maggiori risorse sono state individuate prevedendo un aumento dell’IMU dallo 0,76 per mille allo 0,96 per mille sulle seconde case (fabbricati classificati in categoria A esclusa la categoria A/10 uffici) e in categoria C2, C6 e C7 (locali di deposito, box e tettoie chiuse od aperte). Inoltre per l’occupazione di suolo pubblico si prevede l’applicazione del “canone patrimoniale non ricognitorio” previa approvazione del Regolamento e delle tariffe. Il bilancio presentato in Consiglio Comunale verrà poi approvato a settembre nella prossima seduta.