Barlassina, integrazione lavorativa: nel 2012 attivati due tirocini
Sono due i tirocini attivati nel corso del 2012 dal Servizio di Integrazione Lavorativa che coinvolge 18 comuni della Brianza e si rivolge alle persone con disabilità o che vivono situazioni di svantaggio sociale favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro. Fino a luglio prossimo le due persone avranno la possibilità di farsi conoscere e imparare sul campo un lavoro. Il percorso si sviluppa per fasi, dapprima il soggetto viene contattato per un colloquio, poi viene fatto un tirocinio che ...
Sono due i tirocini attivati nel corso del 2012 dal Servizio di Integrazione Lavorativa che coinvolge 18 comuni della Brianza e si rivolge alle persone con disabilità o che vivono situazioni di svantaggio sociale favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro. Fino a luglio prossimo le due persone avranno la possibilità di farsi conoscere e imparare sul campo un lavoro. Il percorso si sviluppa per fasi, dapprima il soggetto viene contattato per un colloquio, poi viene fatto un tirocinio che in alcuni casi può anche diventare un’assunzione. In tutta la Brianza sono 56 le persone assunte nel 2012, sia nel privato che nel pubblico. “Ovviamente il momento di crisi in cui viviamo non consente di soddisfare tutte le richieste che ci arrivano - spiega il sindaco
Anna Maria Frontini - ma il fatto di aver offerto la possibilità a due persone di occupare il proprio tempo in modo proficuo con un tirocinio è un passo avanti. La speranza è che si possa tornare presto in una situazione economica favorevole. Nell’ultimo triennio per esempio, grazie a questo servizio sono state assunte tre persone che non avrebbero altrimenti trovato un’occupazione”.
Anna Maria Frontini - ma il fatto di aver offerto la possibilità a due persone di occupare il proprio tempo in modo proficuo con un tirocinio è un passo avanti. La speranza è che si possa tornare presto in una situazione economica favorevole. Nell’ultimo triennio per esempio, grazie a questo servizio sono state assunte tre persone che non avrebbero altrimenti trovato un’occupazione”.