Barlassina: la colazione si fa a scuola

Colazione servita a scuola, per imparare le buone abitudini alimentari. Ritorna una delle iniziative di più successo della Scuola Primaria che coinvolge i bambini dalla prima alla quinta elementare e per la terza volta anche quelli della secondaria. A partire da lunedì 21 ottobre fino al 30, l’amministrazione comunale in collaborazione con la società di ristorazione Giemme propone a turno a tutti gli alunni della Scuola Primaria la ormai famosa “Coccolazione”. La settimana ventura poi, dal 28...

Colazione servita a scuola, per imparare le buone abitudini alimentari. Ritorna una delle iniziative di più successo della Scuola Primaria che coinvolge i bambini dalla prima alla quinta elementare e per la terza volta anche quelli della secondaria. A partire da lunedì 21 ottobre fino al 30, l’amministrazione comunale in collaborazione con la società di ristorazione Giemme propone a turno a tutti gli alunni della Scuola Primaria la ormai famosa “Coccolazione”. La settimana ventura poi, dal 28 al 30 saranno i ragazzi della secondaria a fare colazione a scuola. In questo caso, l’iniziativa, gratuita, è aperta a tutti gli studenti, non solo a quelli iscritti alla mensa. Un appuntamento che si ripete come tappa importante di educazione alimentare perché infatti è con una corretta ed equilibrata  colazione che i bambini possono affrontare  la loro giornata fatta di impegni scolastici e non solo. La colazione servita a scuola contiene tutti gli ingredienti giusti:  pane, cereali, latte, té, biscotti, marmellata o miele per imparare o confermare  ciò che si dovrebbe poi svolgere sempre a casa. Una colazione equilibrata che fornisca il giusto apporto nutrizionale è infatti un obiettivo da raggiungere quotidianamente per essere poi in grado di affrontare le fatiche dell’apprendimento e non arrivare all’ora di pranzo troppo affamati. L’iniziativa della colazione servita a scuola è stata condivisa dalle insegnanti  che per prime si accorgono delle difficoltà di concentrazione dei bambini che giungono a scuola senza una sufficiente dose di energia. Un’occasione di didattica attiva, quasi un learning by doing, cioè un imparare facendo. Come molte altre cose, si impara a scuola ciò che serve per vivere bene. “Questo è ormai un appuntamento che si ripete - spiega l’assessore all’Istruzione

Piera Gaviraghi - ma non sarà l'unico sul tema dell’educazione alimentare previsto questo anno. È infatti allo studio un progetto che darà continuazione alle attività antispreco messe in campo lo scorso anno”.