Barlassina: in municipio una raccolta firme contro le slot

Barlassina in prima fila per la lotta al gioco d’azzardo. Con l’adesione al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, l’Amministrazione mette in campo una serie di iniziative per emarginare quello che è ormai diventato un problema sociale che colpisce le persone più deboli, attirate dall’illusione di facili guadagni. “La lotta contro il gioco d’azzardo  - spiega il sindaco Anna Maria Frontini - rappresenta un impegno civile, sociale e culturale, cui le istituzion...

Barlassina in prima fila per la lotta al gioco d’azzardo. Con l’adesione al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, l’Amministrazione mette in campo una serie di iniziative per emarginare quello che è ormai diventato un problema sociale che colpisce le persone più deboli, attirate dall’illusione di facili guadagni. “La lotta contro il gioco d’azzardo  - spiega il sindaco Anna Maria Frontini - rappresenta un impegno civile, sociale e culturale, cui le istituzioni, ad ogni livello, non devono sottrarsi, ma devono lavorare per una efficace prevenzione. Negli scorsi mesi Barlassina ha già portato avanti da sola alcune iniziative: come un regolamento contro il gioco d’azzardo e l’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Locale. Ora invece ci impegniamo insieme ad altri 150 comuni per fare in modo che una proposta di legge più stringente in tema di gioco d’azzardo arrivi fino in Parlamento”. Per questo motivo fino a fine marzo presso l’Ufficio Anagrafe (aperto lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 10 alle ore 12,30, il mercoledì anche dalle ore 17 alle ore 18,45, sabato dalle ore 9 alle ore 11,45) sarà possibile aderire alla raccolta firme per una legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo. Ma cosa dice la proposta di legge? La norma più importante stabilisce che si possa giocare solo in sale gioco e non in bar e tabaccherie.  Alcuni articoli si soffermano invece su una serie di espedienti che dovrebbero essere adottati dai gestori per limitare la possibile insorgenza di ludopatia. Ad esempio, il divieto di fumare all'interno delle sale – uscire a fumare consente di staccare e di recuperare un po' di lucidità – o l'aumento della durata della giocata, che non deve essere inferiore ai 4 secondi. A tutela dei giocatori, il testo prevede anche la 'schedatura' dei  clienti che in questo modo saranno disincentivati a giocare troppo e la creazione di un albo di quanti scelgono di essere inibiti al gioco. Importante è anche il controllo sui flussi di denaro giocato, per contrastare il riciclaggio.