Barlassina: un piano per la riduzione dell'anidride carbonica
Nel 2005 ogni cittadino di Barlassina emetteva 3,57 tonnellate di Co2 (anidride carbonica) all’anno: nel 2020 si raggiungeranno le 2,66 tonnellate di media. Un obiettibo ambizioso per l'amministrazione comunale che, tuttavia, è sicura di poter raggiungere il risultato: sia grazie agli interventi già attuati, come la sostituzione delle caldaie delle scuole, i due impianti fotovoltaici, la sostituzione delle lampade di illuminazione pubblica, sia in virtà del Paes. Ovvero del Pia...
Nel 2005 ogni cittadino di Barlassina emetteva 3,57 tonnellate di Co2 (anidride carbonica) all’anno: nel 2020 si raggiungeranno le 2,66 tonnellate di media. Un obiettibo ambizioso per l'amministrazione comunale che, tuttavia, è sicura di poter raggiungere il risultato: sia grazie agli interventi già attuati, come la sostituzione delle caldaie delle scuole, i due impianti fotovoltaici, la sostituzione delle lampade di illuminazione pubblica, sia in virtà del Paes. Ovvero del Piano di azione per l'energia sostenibile che è stato approvato martedì dal Consiglo comunale. E’ un documento di 266 pagine che contiene oltre 40 proposte per realizzare un obiettivo ambizioso, ma importante: ridurre entro il 2020 l’emissione di Co2 (gas causa dell’effetto serra) di almeno il 20%, aumentando del 20% il risparmio energetico e del 20% l’utilizzo delle energie alternative. Questo l’obiettivo del Patto dei Sindaci a cui Barlassina assieme a numerosi enti nazionali ed europei, ha aderito nel 2009. Per produrre il Paes, con il coordinamento di agenzia Innova 21, Barlassina, insieme ai comuni di Bovisio Masciago e Varedo, ha partecipato a un bando della Fondazione Cariplo, ottenendo così i fondi necessari per finanziare la ditta specialistica Aldar, che ha sviluppato tutto il lavoro tecnico del Paes. Il dato di riferimento (per la riduzione del 20% di Co2) è quello del 2005. Con il database Sirena (Sistema Informativo Energia Ambiente), sviluppato da Regione Lombardia, si è determinata l’energia consumata sul territorio in vari settori, residenziale, terziario, trasporto urbano, industrie. Attraverso Sirena è stato creato l’Inventario Base delle Emissioni che misurala Co2 prodotta sul territorio. Per il confronto dello status 2005 con quello 2020, dato l’aumentare degli abitanti e delle abitazioni e quindi un consumo più elevato di energia, si deve operare in termini relativi rilevandola Co2 procapite. Per raggiungere l’obiettivo posto dal Patto dei Sindaci, il Paes individua una decina di azioni divise in quattro categorie e descritte in modo dettagliato: - Formazione, informazione, educazione, partecipazione - Promozione dell’edilizia sostenibile e delle fonti rinnovabili - Promozione della mobilità sostenibile - Patrimonio dei Comuni e autofinanziamento degli interventi Il piano è pubblicato integralmente sul sito del Comune. Ogni due anni dovrà essere redatto un rapporto circa lo stato di avanzamento di questo progetto. “Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile - spiega Raimondo Leuratti, assessore all'Ambiente - prevede un impegno gravoso, ma molto importante per la qualità della vita. Ci chiama “in gioco” per un bene, l’ambiente, di cui tutti siamo responsabili e che soprattutto influenzerà la vita dei nostri figli".