Bovisio M., alluvione: tre cittadini si rivolgono al Tribunale delle Acque
Nessuna notizia sullo stato di calamità naturale dopo l'alluvione di luglio, tre cittadini cercano da soli la strada della giustizia: inizia la battaglia legale con il coinvolgimento del Tribunale delle Acque. E' quanto risulta da una delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta Soldà che ha affidato l'incarico all'avvocato Francesca Gerini per poter resistere nel giudizio. A quasi tre mesi di distanza, insomma, c'è chi è davvero stanco di non vedere alcuno sviluppo dopo la terribile all...
Nessuna notizia sullo stato di calamità naturale dopo l'alluvione di luglio, tre cittadini cercano da soli la strada della giustizia: inizia la battaglia legale con il coinvolgimento del Tribunale delle Acque. E' quanto risulta da una delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta Soldà che ha affidato l'incarico all'avvocato Francesca Gerini per poter resistere nel giudizio. A quasi tre mesi di distanza, insomma, c'è chi è davvero stanco di non vedere alcuno sviluppo dopo la terribile alluvione avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 luglio. Tante le famiglie che hanno avuto danni anche di diverse decine di migliaia di euro (basti pensare semplicemente alle numerose automobili che sono state mandate alla demolizione perché non più riparabili a causa del fango), ma dalle istituzioni non arrivano segnali rassicuranti. Soprattutto non arriva la concessione dello stato di calamità naturale. Non è colpa dell'amministrazione comunale. Il sindaco
Giuliano Soldà, insieme ai primi cittadini dei Comuni limitrofi e a quello del Comune di Milano, ha anzi sollecitato la Regione Lombardia in tal senso. I tre cittadini, rivolgendosi al Tribunale delle Acque, chiedono in sostanza che vengano fatto un accertamento tecnico preventivo. Lo scopo è quello di verificare di chi sono le responsabilità di quanto è accaduto, anche se la strada sembra abbastanza impervia. Con un fatto di portata così eccezionale pare difficile che si possa stabilire la responsabilità di qualcuno. In ogni caso, la pratica è aperta: mercoledì 24 si è svolta l'udienza preliminare. Qualora il Tribunale dovesse accertare responsabilità, si aprirebbe naturalmente la seconda fase: ovvero l'azione legale per chiede il risarcimento del danno. Sulla quantificazione, nessun problema: le immagini di quella brutta notte le abbiamo ancora davanti agli occhi e la devastazione, purtroppo, abbiamo potuto anche fotografarla.
Giuliano Soldà, insieme ai primi cittadini dei Comuni limitrofi e a quello del Comune di Milano, ha anzi sollecitato la Regione Lombardia in tal senso. I tre cittadini, rivolgendosi al Tribunale delle Acque, chiedono in sostanza che vengano fatto un accertamento tecnico preventivo. Lo scopo è quello di verificare di chi sono le responsabilità di quanto è accaduto, anche se la strada sembra abbastanza impervia. Con un fatto di portata così eccezionale pare difficile che si possa stabilire la responsabilità di qualcuno. In ogni caso, la pratica è aperta: mercoledì 24 si è svolta l'udienza preliminare. Qualora il Tribunale dovesse accertare responsabilità, si aprirebbe naturalmente la seconda fase: ovvero l'azione legale per chiede il risarcimento del danno. Sulla quantificazione, nessun problema: le immagini di quella brutta notte le abbiamo ancora davanti agli occhi e la devastazione, purtroppo, abbiamo potuto anche fotografarla.