Bovisio M., Fabrizio Sala a Expo Brianza: "Fare rete per avere successo"

"Expo è la più grande esposizione planetaria che abbiamo e che per i prossimi 20 anni non solo non avremo in Italia ma nemmeno in Europa". Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all'Expo e all'internazionalizzazione delle imprese
Fabrizio Sala intervenendo nel pomeriggio di sabato 27 settembre alla cerimonia di apertura della 34esima edizione di Expo Brianza. I NUMERI DI EXPO BRIANZA - L'esposizione, che d...

"Expo è la più grande esposizione planetaria che abbiamo e che per i prossimi 20 anni non solo non avremo in Italia ma nemmeno in Europa". Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all'Expo e all'internazionalizzazione delle imprese

Fabrizio Sala intervenendo nel pomeriggio di sabato 27 settembre alla cerimonia di apertura della 34esima edizione di Expo Brianza. I NUMERI DI EXPO BRIANZA - L'esposizione, che da quest'anno accoglie i visitatori sotto una tensostruttura, ospita su una superficie di 6.000 metri quadri 170 espositori, metà dei quali provengono dai quattro comuni brianzoli che patrocinano la manifestazione: Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e Varedo. I PROMOTORI - Expo Brianza è sostenuto da tre associazioni di categoria e da quattro Comuni: ALA Limbiate - CNA Milano Monza Brianza, Confcommercio Seveso, Unione Artigiani Bovisio Masciago e Monza e Brianza, e i Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e Varedo. Dallo scorso anno altri 9 Comuni (Barlassina, Ceriano Laghetto, Cogliate, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda, Misinto, Seveso, Solaro) hanno iniziato a collaborare insieme in previsione di un futuro allargamento sul territorio di Expo Brianza. FARE RETE AUMENTA COMPETITIVITÀ - "Questi mesi di lavoro in preparazione di Expo - ha proseguito il Sottosegretario Sala - ci hanno insegnato che per vincere la sfida economica mondiale dobbiamo impegnarci a collaborare, a fare rete, perché, al di là dei singoli protagonisti di storie di successo, quando a vincere è l'Italia si genera un positivo effetto di trascinamento di cui tutti noi beneficiamo". A MONZA VERTICE CON RESPONSABILI PADIGLIONI EXPO - "Mercoledì prossimo in Villa Reale a Monza - ha anticipato Sala - è stato organizzato un meeting di lavoro con i commissari di padiglione di Expo che rappresentano diversi Paesi, ciascuno dei quali investirà dai 5 ai 60 milioni di euro sul sito, fino ad arrivare al totale stimato di circa un miliardo di euro". LAVORARE PER IL DOPO EXPO - "Il tema di Expo - ha spiegato Sala - è avvincente: l'alimentazione, la sostenibilità, la vivibilità, l'acqua, l'energia, sono temi in cima alle agende dei principali Paesi del mondo. Quando si aprirà l'Esposizione, noi dobbiamo essere in grado di offrire ma anche di ricevere: far conoscere le nostre eccellenze sarà il nostro biglietto da visita virtuale che ci consentirà di lavorare nel mondo anche dopo Expo". LE SFIDE DA VINCERE - "Noi abbiamo due sfide" ha detto con forza Sala. "La prima è - ha chiarito - organizzare la visita di tutte le scuole all'interno del sito Expo, ci lavoreremo nei prossimi giorni". "La seconda, la più importante - ha proseguito Sala - è quella di portare le eccellenze dei territori della Lombardia all'interno dello spazio che la Regione avrà in Expo, 160 metri quadri collocati in posizione felicissima perché al centro tra cardo e decumano, quindi un luogo da cui passeranno tutti i visitatori". SUPERARE LA CRISI - Tornando alla manifestazione inaugurata oggi il Sottosegretario Sala ha sottolineato che "Expo Brianza dimostra che anche in un momento di grave crisi c'è la voglia e l'impegno di artigiani e imprenditori per stare insieme, fare rete, senza lasciarsi condizionare dai numeri negativi dell'economia con la forza per cambiarli, volgendoli in positivo. Questa è la grande opportunità che Expo Brianza offre". TRADIZIONE FATTORE DI SUCCESSO - "La ricchezza della Lombardia, in particolare della Brianza - ha concluso Sala - è la tradizione. E questo vale anche per il commercio: bisogna che l'impegno delle istituzioni si concentri su azioni volte a favorire lo sviluppo di quell'humus che è tipicamente nostro, fatto di negozi nei centri storici dei paesi, di rapporti umani e di presenze commerciali che animano e valorizzano luoghi incui si respira spesso anche arte e cultura".