Bovisio M.: il Giorno del Ricordo attraverso le testimonianze dei brianzoli

Una serata per non dimenticare le foibe: la tragedia che tra il 1943 e il 1946 ha colpito migliaia di italiani in Istria e Dalmazia. È organizzata dall’assessorato comunale alla Cultura che, per celebrare il Giorno del Ricordo, organizza una serata d’eccezione nella sala mostre del palazzo municipale. A partire dalle 21 l’incontro con
Umberto De Pace, l’autore del libro “L’esodo di istriani fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra” che sarà presente per leggere alcuni brani ...

Una serata per non dimenticare le foibe: la tragedia che tra il 1943 e il 1946 ha colpito migliaia di italiani in Istria e Dalmazia. È organizzata dall’assessorato comunale alla Cultura che, per celebrare il Giorno del Ricordo, organizza una serata d’eccezione nella sala mostre del palazzo municipale. A partire dalle 21 l’incontro con

Umberto De Pace, l’autore del libro “L’esodo di istriani fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra” che sarà presente per leggere alcuni brani insieme che riguardano il dramma vissuto da cittadini brianzoli e monzesi. Il fenomeno drammatico, del resto, ci tocca da vicino: come ricorda lo stesso autore, nella città di Teodolinda erano stati ospitati parecchi esuli. Addirittura per qualche anno un’ala della Villa Reale era stata utilizzata quale campo profughi per accogliere qualche decina di famiglie istriane. Poi, negli anni successivi, erano stati costruiti alloggi di edilizia popolare per stabilizzare queste famiglie in modo più decoroso. Letture con

Anna Giraudi,

Elena Grebaz,

Edoardo Marino con l’intermezzo di interventi musicali alla fisarmonica e alla chitarra curati da

Antonello Brivio e

Fabio Bergamaschi. “E’ una bella opportunità – commenta

Giovanni Sartori, assessore alla Cultura – per conoscere più da vicino una delle tragedie che hanno colpito di più noi italiani. Invito tutti, anche gli studenti, a partecipare a questo incontro. Sono tragedie che i libri di storia non hanno ancora approfondito e che noi, comunque, non possiamo dimenticare”.