Bovisio M., il sindaco a Renzi: "Credi nell'edilizia scolastica? A noi serve la primaria"
La risposta è arrivata in un batter d'occhio: a noi serve la scuola primaria, costa circa 7 milioni di euro. Ha scritto così il sindaco
Emanuele Galimberti al Presidente del Consiglio
Matteo Renzi che in questi giorni ha invitato i primi cittadini a far presente le loro necessità per quanto riguarda l'edilizia scolastica. Una lettera che il Premier ha pubblicato sul sito del Governo e una risposta (che pubblichiamo integralmente) messa online dal sindaco su...
La risposta è arrivata in un batter d'occhio: a noi serve la scuola primaria, costa circa 7 milioni di euro. Ha scritto così il sindaco
Emanuele Galimberti al Presidente del Consiglio
Matteo Renzi che in questi giorni ha invitato i primi cittadini a far presente le loro necessità per quanto riguarda l'edilizia scolastica. Una lettera che il Premier ha pubblicato sul sito del Governo e una risposta (che pubblichiamo integralmente) messa online dal sindaco sul sito del Comune di Bovisio Masciago.
Caro collega,
grazie per la disponibilità e la sensibilità che dimostri con la tua lettera. E grazie perché hai il coraggio di dire pubblicamente che l’educazione dev’essere al centro dell’attività amministrativa con investimenti consistenti e progetti ad ampio raggio, sconfessando coloro che pensano di affrontare la questione con piccoli interventi spot.
Come amministrazione comunale in questi anni abbiamo realizzato una nuova scuola materna, perché una non era sufficiente per dare risposte alle esigenze educative del territorio, e abbiamo garantito interventi di riqualificazione alla scuola secondaria di primo grado.
Ci resta l’enorme problema della scuola primaria. Attualmente abbiamo 772 bambini stipati in un unico plesso che risale agli anni ’60, con tutte le conseguenze che questo comporta: mancato rispetto della normativa sui laboratori scolatici, mancanza di spazi esterni, problemi nel garantire un’adeguata attività motoria agli alunni, difficoltà nella gestione del servizio mensa.
La nostra intenzione era quella di realizzare un nuovo plesso, in modo da suddividere la popolazione scolastica in due strutture diverse. Per favorire l’attività didattica ed educativa in generale, dare dignità al lavoro delle insegnanti e avere un occhio di riguardo per i nostri bambini. Ma ci siamo arenati per la mancanza di fondi. L’intervento minimo necessario è stato stimato in 4 milioni di euro, ma per raggiungere un livello ottimale anche per gli anni futuri (vista la crescita demografica e il fenomeno dell’immigrazione da Paesi esteri che porta sempre nuovi bambini) arriverebbe attorno ai 7 milioni.
Anche la precedente amministrazione aveva a cuore questo tema e aveva predisposto un progetto preliminare che abbiamo rivisto e reso più attuale adattandolo alle necessità che si sono col tempo modificate. Dopo una fase iniziale in cui ritenevamo che fosse perseguibile il leasing in costruendo, abbiamo dovuto prendere atto che questa tipologia di finanziamento si è dimostrata inattuabile con le attuali norme che vincolano i bilanci dei Comuni. Obbligatorio, quindi, ripiegare sulla tipologia ordinaria del mutuo che però diventa altrettanto difficilmente praticabile viste le continue modifiche al ribasso delle possibilità di indebitamento degli Enti locali.
Per quanto riguarda la tempistica, dato che entreremo in possesso del terreno entro poche settimane, potendo procedere alla redazione del progetto nel giro di pochissimi mesi, i lavori inizierebbero nei primi mesi del 2015. Ovviamente tutto ciò diventerebbe possibile se l’auspicio che esprimi nella tua comunicazione in modo così evidente, dovesse realmente concretizzarsi in provvedimenti legislativi tali da consentirci di procedere in tal senso. Altrimenti, anche questa volta, la cittadinanza potrà accusare il sindaco di aver generato aspettative che invece altri non consentono di soddisfare.
Confidando in un tuo sostegno, ti ringrazio per l’interessamento e ti auguro un proficuo lavoro.
Emanuele Galimberti
Matteo Renzi che in questi giorni ha invitato i primi cittadini a far presente le loro necessità per quanto riguarda l'edilizia scolastica. Una lettera che il Premier ha pubblicato sul sito del Governo e una risposta (che pubblichiamo integralmente) messa online dal sindaco sul sito del Comune di Bovisio Masciago.
Caro collega,
grazie per la disponibilità e la sensibilità che dimostri con la tua lettera. E grazie perché hai il coraggio di dire pubblicamente che l’educazione dev’essere al centro dell’attività amministrativa con investimenti consistenti e progetti ad ampio raggio, sconfessando coloro che pensano di affrontare la questione con piccoli interventi spot.
Come amministrazione comunale in questi anni abbiamo realizzato una nuova scuola materna, perché una non era sufficiente per dare risposte alle esigenze educative del territorio, e abbiamo garantito interventi di riqualificazione alla scuola secondaria di primo grado.
Ci resta l’enorme problema della scuola primaria. Attualmente abbiamo 772 bambini stipati in un unico plesso che risale agli anni ’60, con tutte le conseguenze che questo comporta: mancato rispetto della normativa sui laboratori scolatici, mancanza di spazi esterni, problemi nel garantire un’adeguata attività motoria agli alunni, difficoltà nella gestione del servizio mensa.
La nostra intenzione era quella di realizzare un nuovo plesso, in modo da suddividere la popolazione scolastica in due strutture diverse. Per favorire l’attività didattica ed educativa in generale, dare dignità al lavoro delle insegnanti e avere un occhio di riguardo per i nostri bambini. Ma ci siamo arenati per la mancanza di fondi. L’intervento minimo necessario è stato stimato in 4 milioni di euro, ma per raggiungere un livello ottimale anche per gli anni futuri (vista la crescita demografica e il fenomeno dell’immigrazione da Paesi esteri che porta sempre nuovi bambini) arriverebbe attorno ai 7 milioni.
Anche la precedente amministrazione aveva a cuore questo tema e aveva predisposto un progetto preliminare che abbiamo rivisto e reso più attuale adattandolo alle necessità che si sono col tempo modificate. Dopo una fase iniziale in cui ritenevamo che fosse perseguibile il leasing in costruendo, abbiamo dovuto prendere atto che questa tipologia di finanziamento si è dimostrata inattuabile con le attuali norme che vincolano i bilanci dei Comuni. Obbligatorio, quindi, ripiegare sulla tipologia ordinaria del mutuo che però diventa altrettanto difficilmente praticabile viste le continue modifiche al ribasso delle possibilità di indebitamento degli Enti locali.
Per quanto riguarda la tempistica, dato che entreremo in possesso del terreno entro poche settimane, potendo procedere alla redazione del progetto nel giro di pochissimi mesi, i lavori inizierebbero nei primi mesi del 2015. Ovviamente tutto ciò diventerebbe possibile se l’auspicio che esprimi nella tua comunicazione in modo così evidente, dovesse realmente concretizzarsi in provvedimenti legislativi tali da consentirci di procedere in tal senso. Altrimenti, anche questa volta, la cittadinanza potrà accusare il sindaco di aver generato aspettative che invece altri non consentono di soddisfare.
Confidando in un tuo sostegno, ti ringrazio per l’interessamento e ti auguro un proficuo lavoro.
Emanuele Galimberti