Bovisio M.: niente gazebo per i bambini alla festa del paese
Il mercatino dei ragazzi è stata un'iniziativa di successo: punto di incontro, occasione per scambiarsi (con baratto o vendita) i giochi, i libri e oggetti vari, tanto da diventare un appuntamento fisso nella vita cittadina. Con due edizioni: una primaverile e una nel mese di settembre in occasione della Festa del Santo Crocifisso. Stavolta, però, non ci sono più i gazebo per organizzarlo: la nuova amministrazione comunale ha deciso di dare il gazebo soltanto ai commercianti. A comunicarlo è ...
Il mercatino dei ragazzi è stata un'iniziativa di successo: punto di incontro, occasione per scambiarsi (con baratto o vendita) i giochi, i libri e oggetti vari, tanto da diventare un appuntamento fisso nella vita cittadina. Con due edizioni: una primaverile e una nel mese di settembre in occasione della Festa del Santo Crocifisso. Stavolta, però, non ci sono più i gazebo per organizzarlo: la nuova amministrazione comunale ha deciso di dare il gazebo soltanto ai commercianti. A comunicarlo è stata ieri
Luisella Ferrari, degli Amici della Mergasciada, spiegando ai genitori e ai ragazzi che gli spazi comunque sono prenotati in via Marconi e che, pertanto, il mercatino si farà anche senza il gazebo. "Nessuna polemica - spiega Ferrari - la mia era una semplice comunicazione. Rispetto la scelta del Comune. Noi in questi giorni abbiamo fatto la richiesta, come sempre, per avere i gazebo. Il problema è che non ce ne sono a sufficienza. Dal municipio ci hanno spiegato che loro intendono agevolare le iniziative comunali: "Vetrine in piazza" lo è, il mercatino dei ragazzi no. Quindi i 22 gazebo vanno ai commercianti perché possano promuoversi in occasione della festa". Il mercatino dei ragazzi, che alla sua quinta edizione coinvolge poco meno di una trentina di espositori, da solo ne avrebbe bisogno 14. Qualche associazione si è offerta per aiutare i bambini mettendo a disposizione qualche gazebo, ma in totale ne sarebbero saltati fuori soltanto sei. Di qui la scelta di rinunciare anche a quelli per non fare differenze. "Mi spiace per i bambini - conclude Ferrari - gli anni scorsi sono sempre stati agevolati. Ora, un po' per i gazebo dati ai commercianti che tornano indietro rotti e un po' perché abbiamo fatto crescere molto la festa e tutti vogliono partecipare, dovremo farne a meno. Valuteremo come Amici della Mergasciada se c'è la possibilità di acquistarli per il futuro". Se lei usa toni soft, c'è chi invece su Facebook non manca di esprimere il disappunto. Qualcuno si limita a scrivere "Che tristezza". Un altro chiede ironicamente se i gazebo negati ai bambini servono ai profughi. Ma c'è anche chi non si fa scrupoli a definire vergognosa la scelta dell'amministrazione comunale.
Luisella Ferrari, degli Amici della Mergasciada, spiegando ai genitori e ai ragazzi che gli spazi comunque sono prenotati in via Marconi e che, pertanto, il mercatino si farà anche senza il gazebo. "Nessuna polemica - spiega Ferrari - la mia era una semplice comunicazione. Rispetto la scelta del Comune. Noi in questi giorni abbiamo fatto la richiesta, come sempre, per avere i gazebo. Il problema è che non ce ne sono a sufficienza. Dal municipio ci hanno spiegato che loro intendono agevolare le iniziative comunali: "Vetrine in piazza" lo è, il mercatino dei ragazzi no. Quindi i 22 gazebo vanno ai commercianti perché possano promuoversi in occasione della festa". Il mercatino dei ragazzi, che alla sua quinta edizione coinvolge poco meno di una trentina di espositori, da solo ne avrebbe bisogno 14. Qualche associazione si è offerta per aiutare i bambini mettendo a disposizione qualche gazebo, ma in totale ne sarebbero saltati fuori soltanto sei. Di qui la scelta di rinunciare anche a quelli per non fare differenze. "Mi spiace per i bambini - conclude Ferrari - gli anni scorsi sono sempre stati agevolati. Ora, un po' per i gazebo dati ai commercianti che tornano indietro rotti e un po' perché abbiamo fatto crescere molto la festa e tutti vogliono partecipare, dovremo farne a meno. Valuteremo come Amici della Mergasciada se c'è la possibilità di acquistarli per il futuro". Se lei usa toni soft, c'è chi invece su Facebook non manca di esprimere il disappunto. Qualcuno si limita a scrivere "Che tristezza". Un altro chiede ironicamente se i gazebo negati ai bambini servono ai profughi. Ma c'è anche chi non si fa scrupoli a definire vergognosa la scelta dell'amministrazione comunale.