Bovisio M., niente razzismo: il Consiglio comunale si scuserà con i cinesi
Nessuna manifestazione di odio nei confronti della comunità cinese, anzi piena solidarietà dopo le dichiarazioni inopportune rilasciate nei giorni scorsi da
Patrizio Ferrabue, il segretario cittadino della Lega Nord che si augurava la morte degli extracomunitari nello spaventoso rogo avvenuto a Monza. Per questo motivo il sindaco
Emanuele Galimberti e i capigruppo consiliari incontreranno una rappresentanza di cittadini cinesi che operano sul nostro territo...
Nessuna manifestazione di odio nei confronti della comunità cinese, anzi piena solidarietà dopo le dichiarazioni inopportune rilasciate nei giorni scorsi da
Patrizio Ferrabue, il segretario cittadino della Lega Nord che si augurava la morte degli extracomunitari nello spaventoso rogo avvenuto a Monza. Per questo motivo il sindaco
Emanuele Galimberti e i capigruppo consiliari incontreranno una rappresentanza di cittadini cinesi che operano sul nostro territorio per manifestare solidarietà e per spiegare che quella di Ferrabue è stata una dichiarazione del tutto personale, scritta su Facebook con molta superficialità, che non rispecchia il sentimento dei cittadini bovisiani da sempre aperti al dialogo e all'accoglienza. Lo ha stabilito il Consiglio comunale stesso approvoando giovedì sera un ordine del giorno. Presentato originariamente dal gruppo di opposizione, ma poi bocciato e ripresentato dalla maggioranza con una differnza: no all'istituzione di una commissione consiliare. Dopo la seduta il sindaco ha voluto divulgare un comunicato stampa, che pubblichiamo qui di seguito:
Dichiarazioni non condivisibili che, comunque, sono l’espressione di una singola persona e non interpretano il sentimento della nostra comunità. È l’estrema sintesi della presa di posizione assunta ieri sera dal Consiglio comunale tutto nei confronti del segretario di un partito politico cittadino, diventato involontariamente popolare a livello nazionale nei giorni scorsi per frasi ostili pronunciate nei confronti della comunità cinese della città di Monza già colpita da uno spaventoso incendio.
Il Consiglio comunale, approvando l’ordine del giorno, ritiene che tali dichiarazioni “siano fortemente lesiva dell’immagine e dello spirito d’accoglienza della nostra comunità che, da sempre, si richiama ai valori fondamentali dei diritti umani e in particolare, primo fra questi, il diritto alla vita”.
Per questo motivo, così come stabilito dal Consiglio comunale, il sindaco Emanuele Galimberti e i capigruppo consiliari si faranno carico di incontrare una rappresentanza di cittadini cinesi che operano sul nostro territorio per ribadire la totale disponibilità al dialogo con ogni persona umana, indipendentemente dalla sua provenienza o credo religioso.
Un’unica divergenza tra maggioranza e opposizione: sulla necessità di istituire una specifica commissione consiliare. “Proposta che non possiamo condividere – spiega Galimberti – non solo perché l’autore di quelle dichiarazioni non è un rappresentante della Pubblica amministrazione, ma anche perché nella nostra comunità non si ravvisano manifestazioni di odio o di intolleranza nei confronti delle altre culture e delle altre religioni. Siamo già disponibili all’integrazione: stanno aprendo sempre più attività commerciali intestate a cittadini extracomunitari, nei prossimi corsi della Cultura avremo anche quello di lingua cinese. Trovo però inopportuno appesantire l’attività amministrativa e impegnare il bilancio comunale a causa delle affermazioni pronunciate con superficialità da un solo cittadino”.
Patrizio Ferrabue, il segretario cittadino della Lega Nord che si augurava la morte degli extracomunitari nello spaventoso rogo avvenuto a Monza. Per questo motivo il sindaco
Emanuele Galimberti e i capigruppo consiliari incontreranno una rappresentanza di cittadini cinesi che operano sul nostro territorio per manifestare solidarietà e per spiegare che quella di Ferrabue è stata una dichiarazione del tutto personale, scritta su Facebook con molta superficialità, che non rispecchia il sentimento dei cittadini bovisiani da sempre aperti al dialogo e all'accoglienza. Lo ha stabilito il Consiglio comunale stesso approvoando giovedì sera un ordine del giorno. Presentato originariamente dal gruppo di opposizione, ma poi bocciato e ripresentato dalla maggioranza con una differnza: no all'istituzione di una commissione consiliare. Dopo la seduta il sindaco ha voluto divulgare un comunicato stampa, che pubblichiamo qui di seguito:
Dichiarazioni non condivisibili che, comunque, sono l’espressione di una singola persona e non interpretano il sentimento della nostra comunità. È l’estrema sintesi della presa di posizione assunta ieri sera dal Consiglio comunale tutto nei confronti del segretario di un partito politico cittadino, diventato involontariamente popolare a livello nazionale nei giorni scorsi per frasi ostili pronunciate nei confronti della comunità cinese della città di Monza già colpita da uno spaventoso incendio.
Il Consiglio comunale, approvando l’ordine del giorno, ritiene che tali dichiarazioni “siano fortemente lesiva dell’immagine e dello spirito d’accoglienza della nostra comunità che, da sempre, si richiama ai valori fondamentali dei diritti umani e in particolare, primo fra questi, il diritto alla vita”.
Per questo motivo, così come stabilito dal Consiglio comunale, il sindaco Emanuele Galimberti e i capigruppo consiliari si faranno carico di incontrare una rappresentanza di cittadini cinesi che operano sul nostro territorio per ribadire la totale disponibilità al dialogo con ogni persona umana, indipendentemente dalla sua provenienza o credo religioso.
Un’unica divergenza tra maggioranza e opposizione: sulla necessità di istituire una specifica commissione consiliare. “Proposta che non possiamo condividere – spiega Galimberti – non solo perché l’autore di quelle dichiarazioni non è un rappresentante della Pubblica amministrazione, ma anche perché nella nostra comunità non si ravvisano manifestazioni di odio o di intolleranza nei confronti delle altre culture e delle altre religioni. Siamo già disponibili all’integrazione: stanno aprendo sempre più attività commerciali intestate a cittadini extracomunitari, nei prossimi corsi della Cultura avremo anche quello di lingua cinese. Trovo però inopportuno appesantire l’attività amministrativa e impegnare il bilancio comunale a causa delle affermazioni pronunciate con superficialità da un solo cittadino”.