Bovisio M., Sartori: "Vergognoso l'aumento di stipendio di sindaco e assessori"
Quando ha saputo della delibera di Giunta che ridetermina le indennità di carica del sindaco e degli assessori,
Giovanni Sartori (capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale) non è riuscito a trattenere il suo sdegno. Toni pacati come sempre i suoi, ma termini tutt'altro che leggeri: "E' davvero un atteggiamento vergognoso. Con tutte le preoccupazioni che ci sono, qui la preoccupazione di chi ci governa è quella di portare in Giunta l'aumento dell'indennità di cari...
Quando ha saputo della delibera di Giunta che ridetermina le indennità di carica del sindaco e degli assessori,
Giovanni Sartori (capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale) non è riuscito a trattenere il suo sdegno. Toni pacati come sempre i suoi, ma termini tutt'altro che leggeri: "E' davvero un atteggiamento vergognoso. Con tutte le preoccupazioni che ci sono, qui la preoccupazione di chi ci governa è quella di portare in Giunta l'aumento dell'indennità di carica". Gli importi, va detto subito a onor del vero, non sono certo di entità che possono cambiare la vita di una persona: in virtù di questo adeguamento del 2% il sindaco
Giuliano Soldà percepirà 61,97 euro in più al mese per un totale di 2.844,64 euro lordi. Il vicesindaco
Paolo Bosisio intascherà 34,09 euro in più per 1.564,56 euro mensili. Gli altri assessori, invece, avranno 27,88 euro in più alla fine del mese per un totale di 1.280,09 euro. Il tutto per un importo che peserà sulle casse comunali per circa 2.500 euro in più all'anno. "A me - afferma Sartori - questa però sembra addirittura un'aggravante. Che bisogno c'era di aumentare l'indennità? Certo la legge, o decreto ministeriale che sia, lo permette: ma in un momento di crisi c'era proprio questa necessità? Non si potevano destinare queste risorse a finalità sociali?". Sartori ricorda che, nel 2009, si era trovato coinvolto in un caso simile: "Il segretario generale che avevamo ereditato - spiega il capogruppo leghista - applicando le varie normative, aveva ritoccato al rialzo anche la nostra indennità. Quando ce ne siamo accorti nel mese di ottobre, abbiamo restituito l'aumento che ci era stato riconosciuto nei quattro mesi precedenti. Spero che Soldà e compagni, a questo punto, anche se ormai hanno votato la delibera per il loro aumento, rinuncino a quegli importi per altre necessità dei bovisiani".
Giovanni Sartori (capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale) non è riuscito a trattenere il suo sdegno. Toni pacati come sempre i suoi, ma termini tutt'altro che leggeri: "E' davvero un atteggiamento vergognoso. Con tutte le preoccupazioni che ci sono, qui la preoccupazione di chi ci governa è quella di portare in Giunta l'aumento dell'indennità di carica". Gli importi, va detto subito a onor del vero, non sono certo di entità che possono cambiare la vita di una persona: in virtù di questo adeguamento del 2% il sindaco
Giuliano Soldà percepirà 61,97 euro in più al mese per un totale di 2.844,64 euro lordi. Il vicesindaco
Paolo Bosisio intascherà 34,09 euro in più per 1.564,56 euro mensili. Gli altri assessori, invece, avranno 27,88 euro in più alla fine del mese per un totale di 1.280,09 euro. Il tutto per un importo che peserà sulle casse comunali per circa 2.500 euro in più all'anno. "A me - afferma Sartori - questa però sembra addirittura un'aggravante. Che bisogno c'era di aumentare l'indennità? Certo la legge, o decreto ministeriale che sia, lo permette: ma in un momento di crisi c'era proprio questa necessità? Non si potevano destinare queste risorse a finalità sociali?". Sartori ricorda che, nel 2009, si era trovato coinvolto in un caso simile: "Il segretario generale che avevamo ereditato - spiega il capogruppo leghista - applicando le varie normative, aveva ritoccato al rialzo anche la nostra indennità. Quando ce ne siamo accorti nel mese di ottobre, abbiamo restituito l'aumento che ci era stato riconosciuto nei quattro mesi precedenti. Spero che Soldà e compagni, a questo punto, anche se ormai hanno votato la delibera per il loro aumento, rinuncino a quegli importi per altre necessità dei bovisiani".