Bovisio M., sequestro al mercato: donati alla Caritas 12 quintali di frutta
La Polizia locale è andata al mercato ed è tornata con le tasche piene: a seguito di irregolarità riscontrate a due commercianti ambulanti, è stata sequestrata merce - frutta e verdura - per un totale di 12 quintali. Il tutto è stato poi donato alla Caritas affinché potesse contribuire al sostentamento di qualche cittadino in difficoltà. Il blitz è avvenuto nella mattinata di ieri, mercoledì 21, quando gli uomini del comandante Paolo Borgotti, impegnati nella consueta attività di controllo al...
La Polizia locale è andata al mercato ed è tornata con le tasche piene: a seguito di irregolarità riscontrate a due commercianti ambulanti, è stata sequestrata merce - frutta e verdura - per un totale di 12 quintali. Il tutto è stato poi donato alla Caritas affinché potesse contribuire al sostentamento di qualche cittadino in difficoltà. Il blitz è avvenuto nella mattinata di ieri, mercoledì 21, quando gli uomini del comandante Paolo Borgotti, impegnati nella consueta attività di controllo al mercato, hanno provato a utilizzare per la prima volta la nuova tecnologia a loro disposizione. In particolare hanno provato il QR Code, che già sul posto rivela le anomalie, confrontandolo poi per sicurezza sulla banca dati "Muta". Il primo ambulante non in regola è stato R.M., marocchino di 36 anni residente a San Fedele d'Intelvi, venditore di capi di abbigliamento. Era in possesso della carta d'esercizio, ma l'attestazione annuale era scaduta il 31 dicembre 2014. Lui ha dichiarato di non sapere nulla riguardo alla scadenza. E' stata emessa una sanzione di mille euro ed è stato disposto il sequestro della merce. Stessa sorte, con la stessa irregolarità, per M.A., venditore di frutta e verdura egiziano residente a Milano. Oltre alla sanzione di mille euro, pertanto, il sequestro dell'intera merce ha permesso agli agenti di impossessarsi di 12 quintali tra frutta e verdura. Nella stessa mattinata la consegna alla Caritas perché potesse utilizzarla per contribuire al pranzo delle persone che più si trovano in una situazione di disagio economico.