Brianzacque: 3 milioni per il piano fognario provinciale
Uno studio da 3 milioni e 200 mila euro per mappare e ricostruire il modello delle caratteristiche geometriche e idrauliche del sistema di fognatura di tutti i 48 comuni serviti. Contro i sempre più frequenti fenomeni degli allagamenti legati ai cambiamenti climatici, l’assemblea dei soci di Brianzacque, gestore unico del servizio idrico integrato, ha dato il via libera alla redazione della prima fase del Piano Fognario Integrato, strutturato su base provinciale con l’eccezione dei comuni di ...
Uno studio da 3 milioni e 200 mila euro per mappare e ricostruire il modello delle caratteristiche geometriche e idrauliche del sistema di fognatura di tutti i 48 comuni serviti. Contro i sempre più frequenti fenomeni degli allagamenti legati ai cambiamenti climatici, l’assemblea dei soci di Brianzacque, gestore unico del servizio idrico integrato, ha dato il via libera alla redazione della prima fase del Piano Fognario Integrato, strutturato su base provinciale con l’eccezione dei comuni di Aicurzio, Barlassina, Bovisio Masciago, Brugherio, Lentate sul Seveso, Mezzago e Roncello perché ancora gestiti da Cap Holding. “All’indomani delle ultime precipitazioni piovose di novembre – chiarisce, l’amministratore delegato,
Enrico Boerci - ci siamo assunti precisi impegni che intendiamo assolutamente mantenere. In aggiunta ai vari interventi e misure che stiamo studiando con l’ ATO e a cui daremo attuazione a breve, il Piano Fognario rappresenta senza dubbio lo strumento più utile ed efficace per individuare e risolvere alla radice le criticità del complesso del sistema fognario che comprende i collettori intercomunali e le interconnessioni con il reticolo idrico superficiale”. Le attività “propedeutiche” alla stesura del documento tecnicamente indicato come “Ri-Model” avranno inizio nel 2015, così come previsto nel Piano d’Ambito dell’Ato della Provincia di Monza e della Brianza, mentre i costi saranno interamente coperti con gli introiti delle bollette delle servizio idrico. Lo step iniziale si compone di 4 passaggi ben definiti: ricostruzione accurata delle caratteristiche della rete, monitoraggio delle portate fognarie in rapporto alla quantità di pioggia, video ispezioni per individuare eventuali criticità strutturale o di tenuta idraulica, velocità di drenaggio sino ad arrivare alla costruzione e alla taratura di modelli geometrici idraulici di simulazione della rete. “Solo una conoscenza puntuale e approfondita delle nostre reti – continua Boerci- ci consentirà di identificare, pianificare e attuare azioni e rimedi strutturali tesi a definire costi e priorità degli interventi necessari”. Ultimata la fase “numero 1”, si passerà a quella successiva e alla predisposizione del Piano Fognario vero e proprio. Secondo il progetto, messo a punto dal settore Progettazione di Brianzacque, gestore unico del servizio idrico integrato sul territorio- la lunghezza della rete di condotti e di infrastrutture idrauliche da indagare si estende per 2 mila 355 chilometri, lungo cui sono disseminati 25 mila 581 pozzetti.
Enrico Boerci - ci siamo assunti precisi impegni che intendiamo assolutamente mantenere. In aggiunta ai vari interventi e misure che stiamo studiando con l’ ATO e a cui daremo attuazione a breve, il Piano Fognario rappresenta senza dubbio lo strumento più utile ed efficace per individuare e risolvere alla radice le criticità del complesso del sistema fognario che comprende i collettori intercomunali e le interconnessioni con il reticolo idrico superficiale”. Le attività “propedeutiche” alla stesura del documento tecnicamente indicato come “Ri-Model” avranno inizio nel 2015, così come previsto nel Piano d’Ambito dell’Ato della Provincia di Monza e della Brianza, mentre i costi saranno interamente coperti con gli introiti delle bollette delle servizio idrico. Lo step iniziale si compone di 4 passaggi ben definiti: ricostruzione accurata delle caratteristiche della rete, monitoraggio delle portate fognarie in rapporto alla quantità di pioggia, video ispezioni per individuare eventuali criticità strutturale o di tenuta idraulica, velocità di drenaggio sino ad arrivare alla costruzione e alla taratura di modelli geometrici idraulici di simulazione della rete. “Solo una conoscenza puntuale e approfondita delle nostre reti – continua Boerci- ci consentirà di identificare, pianificare e attuare azioni e rimedi strutturali tesi a definire costi e priorità degli interventi necessari”. Ultimata la fase “numero 1”, si passerà a quella successiva e alla predisposizione del Piano Fognario vero e proprio. Secondo il progetto, messo a punto dal settore Progettazione di Brianzacque, gestore unico del servizio idrico integrato sul territorio- la lunghezza della rete di condotti e di infrastrutture idrauliche da indagare si estende per 2 mila 355 chilometri, lungo cui sono disseminati 25 mila 581 pozzetti.