Arrestato a Brugherio il pirata della strada di Pavia
BRUGHERIO - Un egiziano di 21 anni è stato arrestato domenica per omicidio colposo e omissione di soccorso. Secondo gli inquirenti è lui, al volante di una Punto azzurra, ad aver travolto e ucciso un pedone quarantenne lo scorso 16 marzo a Pavia.
Dopo aver travolto e ucciso nel mese di marzo un pedone a Pavia era scappato in patria: E.S.R.A, egiziano di 21 anni, tornato qui in Italia con la convinzione di essere stato dimenticato, è stato arrestato domenica in città. Le accuse nei suoi confronti sono quelle di omicidio colposo e omissione di soccorso.
I fatti risalgono al 16 marzo quando a Pavia, in via Solferino, una Punto azzurra travolte e uccide il pedone quarantenne Rocco Di Nicola. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberto Valli e svolte dagli uomini della Polizia locale guidata dal comandante Flaviano Crocco, si erano dapprima basate sulle testimonianze raccolte sul posto, poi sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza del Comune.
L'auto, con il fanale rotto a causa dell'incidente, era stata ritrovata più tardi a Casarile, estrema periferia sud di Milano. Gli inquirenti avevano dato anche un nome e un'identità al pirata della strada: per loro era l'egiziano di 21 anni che, tuttavia, dopo l'incidente aveva deciso di ritornare in patria per non avere guai con la giustizia.
A nulla erano valsi i tentativi di convincerlo a tornare in Italia, anche utilizzando falsi profili su Facebook. Poi, a metà maggio, il eccolo di nuovo qui in Italia, probabilmente convinto che la tragedia fosse ormai stata dimenticata.
Ha sbagliato i suoi conti: domenica, nell'ambito di un normale controllo, è stato fermato in città dai Carabinieri. Un veloce controllo con la banca dati, ed ecco la verità: ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa del processo.
I fatti risalgono al 16 marzo quando a Pavia, in via Solferino, una Punto azzurra travolte e uccide il pedone quarantenne Rocco Di Nicola. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberto Valli e svolte dagli uomini della Polizia locale guidata dal comandante Flaviano Crocco, si erano dapprima basate sulle testimonianze raccolte sul posto, poi sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza del Comune.
L'auto, con il fanale rotto a causa dell'incidente, era stata ritrovata più tardi a Casarile, estrema periferia sud di Milano. Gli inquirenti avevano dato anche un nome e un'identità al pirata della strada: per loro era l'egiziano di 21 anni che, tuttavia, dopo l'incidente aveva deciso di ritornare in patria per non avere guai con la giustizia.
A nulla erano valsi i tentativi di convincerlo a tornare in Italia, anche utilizzando falsi profili su Facebook. Poi, a metà maggio, il eccolo di nuovo qui in Italia, probabilmente convinto che la tragedia fosse ormai stata dimenticata.
Ha sbagliato i suoi conti: domenica, nell'ambito di un normale controllo, è stato fermato in città dai Carabinieri. Un veloce controllo con la banca dati, ed ecco la verità: ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa del processo.