Ceriano L.: la piazza dedicata ai Martiri di Odessa diventa un caso internazionale

"Come avevo previsto, chi ha tentato maldestramente di imbavagliare la verità ha sortito l'effetto opposto. Volevano zittirci, ma hanno provocato un movimento internazionale inarrestabile di ricerca, solidarietà e sostegno". Il sindaco
Dante Cattaneo commenta con soddisfazione tutto l'interesse che ha generato la sua scelta di intitolare una piazza ai Martiri di Odessa. Non cercava pubblicità quando ha fatto questa scelta, ma la protesta ufficiale dell'ambasciatore ucraino, ...

"Come avevo previsto, chi ha tentato maldestramente di imbavagliare la verità ha sortito l'effetto opposto. Volevano zittirci, ma hanno provocato un movimento internazionale inarrestabile di ricerca, solidarietà e sostegno". Il sindaco

Dante Cattaneo commenta con soddisfazione tutto l'interesse che ha generato la sua scelta di intitolare una piazza ai Martiri di Odessa. Non cercava pubblicità quando ha fatto questa scelta, ma la protesta ufficiale dell'ambasciatore ucraino, che in data 30 gennaio ha chiesto la revoca dell'intitolazione perché offeso da questo provvedimento, l'ha proprio indispettito. "La piazza dedicata ai Martiri di ??Odessa?  - spiega Cattaneo - non solo c'è e rimarrà, ma è diventata un simbolo di speranza e di pace? contro guerrafondai e revanchisti. Il nazismo non passerà, anche e sopratutto nella versione odierna fatta di bambocci che guidano nazioni, privi di memoria e inadatti a confrontarsi con la complessità nella situazione internazionale. Ora ho un sogno che auspico diventi realtà: una via "Ai Martiri di Odessa" in ogni città d'Europa". Nei giorni scorsi il Prefetto Giovanni Vilasi aveva inviato una nota ufficiale in Comune per chiedere al primo cittadino di fare marcia indietro, sia per motivi di opportunità sia perché non è consentito intitolare strade e piazze a persone morte meno di dieci anni fa. Il sindaco, però, non vuole recedere dai suoi propositi. E tutto il finimondo che si è scatenato attorno alla vicenda ha portato in città non solo l'interesse della principale televisione russa, che già aveva dato notizia dell'intitolazione, ma anche della Bbc, di certo una delle testate giornalistiche più importanti d'Europa, nonché di esponenti del mondo della cultura. Anziché passare sotto silenzio, insomma, il caso della piazza ai Martiri di Odessa è diventato un caso internazionale. L'ambasciatore ucraino ha ottenuto l'effetto contrario: invece di mettere la parola fine sull'intitolazione, l'ha amplificata a dismisura.

2 commenti

Luca Allievi :
Grande Borgomastro! Adesso ci dobbiamo pure preoccupare degli ambasciatori degli altri stati, che vengono a mettere il becco su come decidiamo di governare il nostro territorio ... Sto mondo sta impazzendo... Ha detto bene il sindaco Cattaneo:"basta con bambocci che guidano nazioni, privi di memoria e inadatti a confrontarsi con la complessità nella situazione internazionale"! | martedì 05 maggio 2015 12:00 Rispondi
Gaetano Carro :
Caro Luca, è umano che l'uomo si occupi e preoccupi di ambasciatori e di altro, purché in linea e coerenza con sani, equi e validi principi. Tu sei giovanissimo; non hai vissuto certi eventi, ma, sicuramente, ne avrai sentiti parlare. Quanti "sessantottini" pensavano che il loro capopopolo Mario Capanna un giorno, come parecchie altre mignatte, si sarebbe erto a DIFENSORE dei PRIVILEGIATI USURPATORI? | martedì 05 maggio 2015 12:00 Rispondi