Ceriano L.: le raccomandazioni del Comune per la raccolta dei funghi
E' la stagione dei funghi e anche a Ceriano sono a decine gli appassionati cercatori che si incontrano nei sentieri dei boschi delle Groane. La ricerca dei funghi è una pratica che si va sempre più diffondendo e che coinvolge un gran numero d'appassionati in cerca, non solo del succulento bottino, ma anche della possibilità di svago in un ambiente naturale e rilassante. E' importante però seguire alcune regole per evitare che questa piacevole attività possa riservare brutte sorprese o situazi...
E' la stagione dei funghi e anche a Ceriano sono a decine gli appassionati cercatori che si incontrano nei sentieri dei boschi delle Groane. La ricerca dei funghi è una pratica che si va sempre più diffondendo e che coinvolge un gran numero d'appassionati in cerca, non solo del succulento bottino, ma anche della possibilità di svago in un ambiente naturale e rilassante. E' importante però seguire alcune regole per evitare che questa piacevole attività possa riservare brutte sorprese o situazioni di pericolo. Per evitare il rischio di intossicazione, è possibile far esaminare i funghi raccolti in un centro micologico: quello a noi più vicino si trova a Garbagnate Milanese in Viale Forlanini 121. L’accesso è gratuito e libero da settembre a novembre, mentre in altri periodi occorre prenotare. Il centro è aperto il lunedì dalle 9 alle 12, mentre martedì e giovedì dalle 14 alle 16. Si può telefonare al numero 02.994302221. Ci poi anche delle regole da rispettare durante la raccolta: Non raccogliere indiscriminatamente tutti i funghi rinvenuti, per non devastare l’equilibrio dell’ecosistema. Ricordarsi che la normativa stabilisce un limite di 3 kg di funghi pro capite. I funghi vanno raccolti interi, non recisi, poiché parti determinanti per l’individuazione di specie potrebbero rimanere nel terreno. E’ vietato ricorrere all’uso di vanghe, zappe, uncini e strumenti vari che potrebbero danneggiare lo strato umifero del sottobosco. I funghi vanno raccolti sani e non se in cattivo stato: ammuffiti, larvati, fradici, e comunque alterati. Gli esemplari che volutamente non vengono raccolti devono essere lasciati tal quali e non distrutti, presi a calci o a bastonate semplicemente perché non suscitano alcun interesse. I funghi raccolti devono essere trasportati in contenitori rigidi ed aerati (ad es. cestini di vimini) che consentono l’ulteriore disseminazione delle spore. Inoltre, si evitano così fenomeni di compressione e di fermentazione dei funghi. Non mettere i funghi sospetti insieme ai funghi buoni: alcuni frammenti di fungo velenoso possono rimanere imbrigliati in quelli mangerecci, ciò può essere sufficiente a causare disturbi. Non raccogliere funghi cresciuti in aree sospette, ad esempio vicino a discariche di rifiuti, cumuli di macerie, sponde di corsi d’acqua sporca, parchi e giardinetti cittadini, a ridosso di strade ad intenso traffico veicolare, stabilimenti industriali, forni inceneritori, aree cimiteriali, centrali elettriche, frutteti e/o colture trattate con prodotti fitosanitari.