Cesano M.: aperto lo sportello per il grave disagio economico
Con deliberazione di Giunta di inizio mese, come già avvenuto negli scorsi anni, il Comune sosterrà l'intervento voluto dalla Regione Lombardia per far fronte alle problematiche abitative finalizzato all'erogazione di contributi per l'integrazione dei canoni di locazione. L'intervento, circoscritto alle fasce deboli della popolazione visti i requisiti richiesti, è supportato dal Comune che concorrerà con una quota non inferiore al 40% calcolata sui fondi regionali. "Consapevoli che l'ist...
Con deliberazione di Giunta di inizio mese, come già avvenuto negli scorsi anni, il Comune sosterrà l'intervento voluto dalla Regione Lombardia per far fronte alle problematiche abitative finalizzato all'erogazione di contributi per l'integrazione dei canoni di locazione. L'intervento, circoscritto alle fasce deboli della popolazione visti i requisiti richiesti, è supportato dal Comune che concorrerà con una quota non inferiore al 40% calcolata sui fondi regionali. "Consapevoli che l'istituzione dello sportello non è risolutivo rispetto all'emergenza abitativa che coinvolge strati sempre più ampi della popolazione cesanese - ha dichiarato l'assessore ai Servizi sociali
Sara Mariani - , con l'apertura del Fondo a chi è in situazione di grave disagio economico intendiamo sostenere coloro che si trovano in condizione di non poter rispettare le scadenze di pagamento del canone di affitto dell'abitazione di residenza". Le domande possono essere presentate dal 15 settembre al 31 ottobre 2014 presso l'ufficio relazioni col pubblico (Urp) il martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18, previo appuntamento da richiedere direttamente presso l'ufficio che verifica l'ammissibilità della domanda. Per inoltrare la domanda di assegnazione occorre avere un Isee-Fsa non superiore a 9.500 euro. Il contributo annuo, che viene corrisposto direttamente al locatore, può quindi essere a seconda dei casi di 2 mila euro per i soggetti con Isee-Fsa fino a 5.500 euro e di 1.500 euro per i soggetti con Isee-Fsa fino a 9.500 euro. E' da rilevare che, rispetto al 2013, il tetto dell'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) è stato sensibilmente aumentato dalla Regione, così da permettere per esempio alla categoria degli anziani mono-reddito (da pensione) di rientrare nei parametri previsti per la presentazione della domanda. Possono richiedere il contributo: - i conduttori che nell'anno 2014 sono titolari di contratti di locazione efficaci e registrati stipulati per unità immobiliare situata il Lombardia e utilizzata come residenza e abitazione principale; - i soggetti che occupano l'unità immobiliare e sono sottoposti a procedura esecutiva di rilascio per finita locazione. I richiedenti devono possedere la cittadinanza italiana o di uno stato dell'Unione Europea; nel caso siano cittadini di altro stato, devono essere in regola con la disciplina per l'ingresso degli stranieri. Possono richiedere il contributo anche i nuclei familiari che hanno ottenuto l'assegnazione di unità immobiliare da cooperative edilizie a proprietà, i conduttori titolari di contratti di locazione a canone moderato in fase di cambio alloggio che abbiano maturato diritto ad altro alloggio a canone moderato o sociale, e non abbiano già beneficiato della riduzione di canone da moderato a sociale. Chi non può richiedere il contributo - Sono esclusi gli assegnatari di unità immobiliare realizzata con contributi pubblici; che hanno contratti di locazione di unità di categoria A/1, A/8, A/9 o con superficie utile netta interna superiore a 110 mq (aumentabile del 10% per ogni componente del nucleo familiare oltre il quarto); che abbiano diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su altra unità immobiliare adeguata sita in Lombardia; che abbiano ottenuto assegnazione di unità immobiliare di edilizia residenziale pubblica; che abbiano ottenuto assegnazione in godimento di unità immobiliari da parte di cooperative edilizie a proprietà indivisa; che abbiano rilasciato nel 2014 l'unità immobiliare assumendo residenza anagrafica in altra regione. Come ha dichiarato l'assessore Mariani, in prima persona a contatto con le famiglie in stato di necessità, quindi impegnata al loro fianco insieme agli uffici che con lei collaborano, "per l'amministrazione comunale l'adesione al Fondo sostegno grave disagio economico di Regione Lombardia, con risorse sempre più scarse a disposizione, comporta uno sforzo economico non indifferente. Si tratta però di un impegno che non poteva che essere raccolto, perché il primo compito di ogni amministratore è quello di essere vicina in particolare alle frange più deboli della cittadinanza, in particolare nel sostegno delle necessità primarie quali il diritto alla casa ed all'avere fonti di sostentamento adeguate. Da ultimo - ha concluso l'assessore - desidero fare un doveroso ringraziamento agli uffici comunali che, a differenza del passato, svolgono pressoché per intero il lavoro di raccolta, esame ed inserimento dati, non obbligando l'utenza a rivolgersi ai C.A.F.". "E' un dovere umano, prima ancora che un impegno morale - ha sottolineato il sindaco Gigi Ponti - che rientra nei principi cardine delle scelte politiche di questa Amministrazione, che hanno nella solidarietà e nella sussidiarietà due degli obbiettivi indifferibili. L'adesione al Fondo sostegno grave disagio economico costituisce pertanto un segno tangibile dell'impegno dell'amministrazione comunale: un aiuto per le famiglie in difficoltà che, se non sempre risolutivo, può quanto meno contribuire ad alleviare lo stato di disagio".
Sara Mariani - , con l'apertura del Fondo a chi è in situazione di grave disagio economico intendiamo sostenere coloro che si trovano in condizione di non poter rispettare le scadenze di pagamento del canone di affitto dell'abitazione di residenza". Le domande possono essere presentate dal 15 settembre al 31 ottobre 2014 presso l'ufficio relazioni col pubblico (Urp) il martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18, previo appuntamento da richiedere direttamente presso l'ufficio che verifica l'ammissibilità della domanda. Per inoltrare la domanda di assegnazione occorre avere un Isee-Fsa non superiore a 9.500 euro. Il contributo annuo, che viene corrisposto direttamente al locatore, può quindi essere a seconda dei casi di 2 mila euro per i soggetti con Isee-Fsa fino a 5.500 euro e di 1.500 euro per i soggetti con Isee-Fsa fino a 9.500 euro. E' da rilevare che, rispetto al 2013, il tetto dell'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) è stato sensibilmente aumentato dalla Regione, così da permettere per esempio alla categoria degli anziani mono-reddito (da pensione) di rientrare nei parametri previsti per la presentazione della domanda. Possono richiedere il contributo: - i conduttori che nell'anno 2014 sono titolari di contratti di locazione efficaci e registrati stipulati per unità immobiliare situata il Lombardia e utilizzata come residenza e abitazione principale; - i soggetti che occupano l'unità immobiliare e sono sottoposti a procedura esecutiva di rilascio per finita locazione. I richiedenti devono possedere la cittadinanza italiana o di uno stato dell'Unione Europea; nel caso siano cittadini di altro stato, devono essere in regola con la disciplina per l'ingresso degli stranieri. Possono richiedere il contributo anche i nuclei familiari che hanno ottenuto l'assegnazione di unità immobiliare da cooperative edilizie a proprietà, i conduttori titolari di contratti di locazione a canone moderato in fase di cambio alloggio che abbiano maturato diritto ad altro alloggio a canone moderato o sociale, e non abbiano già beneficiato della riduzione di canone da moderato a sociale. Chi non può richiedere il contributo - Sono esclusi gli assegnatari di unità immobiliare realizzata con contributi pubblici; che hanno contratti di locazione di unità di categoria A/1, A/8, A/9 o con superficie utile netta interna superiore a 110 mq (aumentabile del 10% per ogni componente del nucleo familiare oltre il quarto); che abbiano diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su altra unità immobiliare adeguata sita in Lombardia; che abbiano ottenuto assegnazione di unità immobiliare di edilizia residenziale pubblica; che abbiano ottenuto assegnazione in godimento di unità immobiliari da parte di cooperative edilizie a proprietà indivisa; che abbiano rilasciato nel 2014 l'unità immobiliare assumendo residenza anagrafica in altra regione. Come ha dichiarato l'assessore Mariani, in prima persona a contatto con le famiglie in stato di necessità, quindi impegnata al loro fianco insieme agli uffici che con lei collaborano, "per l'amministrazione comunale l'adesione al Fondo sostegno grave disagio economico di Regione Lombardia, con risorse sempre più scarse a disposizione, comporta uno sforzo economico non indifferente. Si tratta però di un impegno che non poteva che essere raccolto, perché il primo compito di ogni amministratore è quello di essere vicina in particolare alle frange più deboli della cittadinanza, in particolare nel sostegno delle necessità primarie quali il diritto alla casa ed all'avere fonti di sostentamento adeguate. Da ultimo - ha concluso l'assessore - desidero fare un doveroso ringraziamento agli uffici comunali che, a differenza del passato, svolgono pressoché per intero il lavoro di raccolta, esame ed inserimento dati, non obbligando l'utenza a rivolgersi ai C.A.F.". "E' un dovere umano, prima ancora che un impegno morale - ha sottolineato il sindaco Gigi Ponti - che rientra nei principi cardine delle scelte politiche di questa Amministrazione, che hanno nella solidarietà e nella sussidiarietà due degli obbiettivi indifferibili. L'adesione al Fondo sostegno grave disagio economico costituisce pertanto un segno tangibile dell'impegno dell'amministrazione comunale: un aiuto per le famiglie in difficoltà che, se non sempre risolutivo, può quanto meno contribuire ad alleviare lo stato di disagio".