Cesano M.: "Bruciare i rifiuti? No, ricicliamoli e produciamo ricchezza"
"Il forno inceneritore? No, grazie. Ma non siamo contro per partito preso o perché bisogna demonizzare tutto: il nostro obiettivo per la gestione dei rifiuti, tuttavia, è quello di poter giungere a una situazione in cui i materiali vengono riutilizzati e completamente riciclati. Quindi si tratta di rispettare l'ambiente a la salute, ma anche di produrre ricchezza e lavoro". E' il pensiero di
Walter Mio e
Sergio Mazzini, i due consiglieri comunale del Movime...
"Il forno inceneritore? No, grazie. Ma non siamo contro per partito preso o perché bisogna demonizzare tutto: il nostro obiettivo per la gestione dei rifiuti, tuttavia, è quello di poter giungere a una situazione in cui i materiali vengono riutilizzati e completamente riciclati. Quindi si tratta di rispettare l'ambiente a la salute, ma anche di produrre ricchezza e lavoro". E' il pensiero di
Walter Mio e
Sergio Mazzini, i due consiglieri comunale del Movimento 5 Stelle che, nella seduta di stasera, in attesa del voto di giovedì, si propongono di porre un po' di quesiti agli esperti che interverranno per parlare di rifiuti. Una seduta di approfondimento che anticipa quella di giovedì in cui gli amministratori comunali sono chiamati a esprimersi sul futuro del forno inceneritore di Desio e sul suo sviluppo. "Inutile nasconderci - spiega Mio - noi in campagna elettorale ci siamo sempre dichiarati favorevoli alla chiusura dell'impianto e alla sua riconversione. Siamo per lo sviluppo sostenibile, ci piace pensare a un progresso per tutti. Insomma, siamo convinti che il nostro modello di sviluppo sia capace di futuro". Fatta questa precisazione, i due esponenti del Movimento 5 Stelle confessano che il piano industriale proposto da Bea non è tutto da bocciare ("Ci piace la scelta di avvicinare la sede dove realizzare il compostaggio"), ma è sbagliata l'idea di fondo, ovvero dell'incenerimento, dello smaltimento, anziché del riutilizzo e del recupero. "Per noi, non è pensabile persistere ancora per 20 anni nel bruciare rifiuti, quando è ormai conclamato che ciò è obsoleto, antieconomico, produce diossina e polveri sottili e quando ormai gli orientamenti politici e scientifici spingono verso il trattamento a freddo dei rifiuti, che è pulito, economico ed in grado di incrementare l’occupazione". Questa sera, dunque, i due consiglieri del Movimento 5 Stelle porranno tutta una serie di quesiti: che variano dalla produzione delle ceneri, ai quantitativi di rifiuti bruciati (e alla loro provenienza), ma anche agli obblighi contrattuali a carico dei Comuni. E, naturalmente, non mancheranno domande sugli impianti di gestione a freddo del rifiuto residuo: esistono già in Italia? Quanto sono conveniente? E riescono a garantire posti di lavoro?
Walter Mio e
Sergio Mazzini, i due consiglieri comunale del Movimento 5 Stelle che, nella seduta di stasera, in attesa del voto di giovedì, si propongono di porre un po' di quesiti agli esperti che interverranno per parlare di rifiuti. Una seduta di approfondimento che anticipa quella di giovedì in cui gli amministratori comunali sono chiamati a esprimersi sul futuro del forno inceneritore di Desio e sul suo sviluppo. "Inutile nasconderci - spiega Mio - noi in campagna elettorale ci siamo sempre dichiarati favorevoli alla chiusura dell'impianto e alla sua riconversione. Siamo per lo sviluppo sostenibile, ci piace pensare a un progresso per tutti. Insomma, siamo convinti che il nostro modello di sviluppo sia capace di futuro". Fatta questa precisazione, i due esponenti del Movimento 5 Stelle confessano che il piano industriale proposto da Bea non è tutto da bocciare ("Ci piace la scelta di avvicinare la sede dove realizzare il compostaggio"), ma è sbagliata l'idea di fondo, ovvero dell'incenerimento, dello smaltimento, anziché del riutilizzo e del recupero. "Per noi, non è pensabile persistere ancora per 20 anni nel bruciare rifiuti, quando è ormai conclamato che ciò è obsoleto, antieconomico, produce diossina e polveri sottili e quando ormai gli orientamenti politici e scientifici spingono verso il trattamento a freddo dei rifiuti, che è pulito, economico ed in grado di incrementare l’occupazione". Questa sera, dunque, i due consiglieri del Movimento 5 Stelle porranno tutta una serie di quesiti: che variano dalla produzione delle ceneri, ai quantitativi di rifiuti bruciati (e alla loro provenienza), ma anche agli obblighi contrattuali a carico dei Comuni. E, naturalmente, non mancheranno domande sugli impianti di gestione a freddo del rifiuto residuo: esistono già in Italia? Quanto sono conveniente? E riescono a garantire posti di lavoro?