Cesano M.: il Consiglio comunale dice no agli aiuti per gli alluvionati
Il Consiglio comunale dice no agli aiuti agli alluvionati. Non ce n'è bisogno o, meglio, aspettiamo che ci pensi il Governo. Si è conclusa con una bocciatura, martedì sera, la mozione presentata dalla Lega Nord e dalla lista "Un futuro per Cesano", a cui si è aggiunto nella stessa serata il Movimento 5 Stelle che condivideva in pieno la proposta. "E' una mozione superata - ha affermato
Alberto Vaghi (capogruppo della lista Vivi Cesano - Gigi Ponti) - visto che il 30 ottobre ...
Il Consiglio comunale dice no agli aiuti agli alluvionati. Non ce n'è bisogno o, meglio, aspettiamo che ci pensi il Governo. Si è conclusa con una bocciatura, martedì sera, la mozione presentata dalla Lega Nord e dalla lista "Un futuro per Cesano", a cui si è aggiunto nella stessa serata il Movimento 5 Stelle che condivideva in pieno la proposta. "E' una mozione superata - ha affermato
Alberto Vaghi (capogruppo della lista Vivi Cesano - Gigi Ponti) - visto che il 30 ottobre il Consiglio dei Ministri ha decretato lo stato di emergenza. I soldi, quindi, ci sono già anche se non so ancora come e in che tempi arriveranno". La richiesta avanzata dalle forze di minoranza era quella di sospendere per l'anno 2015 il pagamento della Tari, della Tasi e dell'Imu per i cittadini e le attività commerciali che hanno subito danni in occasione dell'esondazione avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 luglio. In più l'erogazione di un contributo 'una tantum' pari al 15% dei danni dichiarati. L'incidenza di questa richiesta sulle casse del Comune è presto fatta: si tratta di incassare Imu in misura minore per 40 mila euro, Tari inferiore di 27.500 euro, Tasi per circa 37 mila euro. Per un totale complessivo di 104.500 euro. A questa minore entrata bisogna poi aggiungere il 15% dei danni dichiarati. E tenendo conto che le 114 richieste pervenute in municipio rilevano danni per 1 milione 600 mila euro, questa quota da sola corrisponde a 240 mila euro da sborsare. La mozione presentata, tra minori entrate e contributi da erogare, costerebbe all'amministrazione comunale all'incirca 340 mila euro. "Al 4 novembre - ha affermato
Marina Romanò (capogruppo della Lega Nord) durante la seduta di Consiglio comunale - siamo ancora qui a parlare degli aiuti nonostante siano passati quattro mesi. Qui si tende a tenere tutto nascosto". Secca però la replica del sindaco
Gigi Ponti: "Inventare polemiche sterili sulla pelle di chi ha subito danni è davvero fuori luogo. Il piano di sicurezza ha funzionato, noi c'eravamo. Viviamo in un territorio fragile, abbiamo fatto tutto ciò che si può fare sia per affrontare l'immediato sia per ragionare in prospettiva. Non siamo né poco sensibili né poco previdenti". La maggioranza ha quindi respinto la mozione. "Supera se stessa - il commento di
Walter Mio (Movimento 5 Stelle) - votando contro la sospensione delle imposte comunali (Tari, Tasi e Imu) e un rimborso del 15% una tantum sulle spese sostenute dagli alluvionati di luglio dichiarando che aspettano gli interventi del Governo (che se ci sarà riguarderà solo le spese di ricostruzione). Sono meravigliosi! Ma, mi raccomando, rivotateli".
Alberto Vaghi (capogruppo della lista Vivi Cesano - Gigi Ponti) - visto che il 30 ottobre il Consiglio dei Ministri ha decretato lo stato di emergenza. I soldi, quindi, ci sono già anche se non so ancora come e in che tempi arriveranno". La richiesta avanzata dalle forze di minoranza era quella di sospendere per l'anno 2015 il pagamento della Tari, della Tasi e dell'Imu per i cittadini e le attività commerciali che hanno subito danni in occasione dell'esondazione avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 luglio. In più l'erogazione di un contributo 'una tantum' pari al 15% dei danni dichiarati. L'incidenza di questa richiesta sulle casse del Comune è presto fatta: si tratta di incassare Imu in misura minore per 40 mila euro, Tari inferiore di 27.500 euro, Tasi per circa 37 mila euro. Per un totale complessivo di 104.500 euro. A questa minore entrata bisogna poi aggiungere il 15% dei danni dichiarati. E tenendo conto che le 114 richieste pervenute in municipio rilevano danni per 1 milione 600 mila euro, questa quota da sola corrisponde a 240 mila euro da sborsare. La mozione presentata, tra minori entrate e contributi da erogare, costerebbe all'amministrazione comunale all'incirca 340 mila euro. "Al 4 novembre - ha affermato
Marina Romanò (capogruppo della Lega Nord) durante la seduta di Consiglio comunale - siamo ancora qui a parlare degli aiuti nonostante siano passati quattro mesi. Qui si tende a tenere tutto nascosto". Secca però la replica del sindaco
Gigi Ponti: "Inventare polemiche sterili sulla pelle di chi ha subito danni è davvero fuori luogo. Il piano di sicurezza ha funzionato, noi c'eravamo. Viviamo in un territorio fragile, abbiamo fatto tutto ciò che si può fare sia per affrontare l'immediato sia per ragionare in prospettiva. Non siamo né poco sensibili né poco previdenti". La maggioranza ha quindi respinto la mozione. "Supera se stessa - il commento di
Walter Mio (Movimento 5 Stelle) - votando contro la sospensione delle imposte comunali (Tari, Tasi e Imu) e un rimborso del 15% una tantum sulle spese sostenute dagli alluvionati di luglio dichiarando che aspettano gli interventi del Governo (che se ci sarà riguarderà solo le spese di ricostruzione). Sono meravigliosi! Ma, mi raccomando, rivotateli".