Cesano M., moschea: il Comune smentisce e invia la Polizia locale

E' il tema caldo del momento, quello che sta agitando la scena politica locale ma anche un intero quartiere: la moschea al Villaggio Snia, ricavata in quello che erano gli spazi dell'Intesa San Paolo in via Udine. Con i residenti che si ribellano di fronte a questa prospettiva, chi per non avere la moschea di fianco a casa e chi perché, pur non avendo nulla in contrario dal punto di vista della libertà religiosa, non vuole che la Snia si trasformi in un ghetto. Il sindaco
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E' il tema caldo del momento, quello che sta agitando la scena politica locale ma anche un intero quartiere: la moschea al Villaggio Snia, ricavata in quello che erano gli spazi dell'Intesa San Paolo in via Udine. Con i residenti che si ribellano di fronte a questa prospettiva, chi per non avere la moschea di fianco a casa e chi perché, pur non avendo nulla in contrario dal punto di vista della libertà religiosa, non vuole che la Snia si trasformi in un ghetto. Il sindaco

Gigi Ponti già in questi giorni aveva dichiarato di non aver ricevuto alcuna richiesta da parte dei musulmani e che, in ogni caso, in assenza di certezze trovava più pericoloso chi istiga rispetto a chi desidera pregare. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 1 ottobre, il Comune ha poi diffuso questa nota per smentire la notizia della moschea e per informare che è stato chiesto alla Polizia locale di effettuare i controlli.




Negli ultimi giorni in Città si è diffusa la notizia della possibile realizzazione di una "moschea" presso il Villaggio Snia: la Giunta Comunale chiarisce che la notizia è priva di qualsiasi fondamento.

In proposito è necessario precisare che non esiste alcuna delibera di Giunta o di Consiglio, nessun atto o percorso amministrativo, e nessuna dichiarazione di questa Amministrazione o di questa maggioranza, che abbia come oggetto la realizzazione di una "moschea".

Al contrario è utile ricordare che il Piano dei Servizi contenuto all'interno del PGT e approvato in Consiglio lo scorso mese di febbraio prevede - tra i vari ambiti di trasformazione che coinvolgono il Villaggio Snia - il possibile insediamento di un progetto culturale innovativo, sul modello di analoghe esperienze diffuse nel nord Europa e già presenti in alcune città pilota italiane.

Ad ulteriore conferma dei propositi di questa Amministrazione in data odierna è stata inviata all'Immobiliare proprietaria dell'edificio che conteneva i locali destinata alla banca, e oggi affittati parzialmente ad un'Associazione, la diffida ad utilizzare in modo diverso all'uso consentito dalle disposizioni Comunali i locali ad essi affidati.

Alla Polizia Locale è stato impartito il compito di far rispettare il provvedimento emesso. (nella foto il foglio che compare sulle vetrine di via Udine)