Cesano M., Ponti: "Moschea alla Snia? Temo chi istiga, non chi prega"
Il Villaggio Snia in subbuglio da qualche giorno: si teme l'insediamento di una moschea. La voce ha già fatto il giro non solo del quartiere e della città, ma anche dei Comuni limitrofi, tanto che molti si stanno interrogando sul fatto che la notizia possa rispondere al vero. E l'ex sindaco
Marina Romanò, ora capogruppo della Lega Nord, promette battaglia: subito una raccolta firme per contrastare l'iniziativa. Le prime voci hanno iniziato a diffondersi verso giovedì. Amplif...
Il Villaggio Snia in subbuglio da qualche giorno: si teme l'insediamento di una moschea. La voce ha già fatto il giro non solo del quartiere e della città, ma anche dei Comuni limitrofi, tanto che molti si stanno interrogando sul fatto che la notizia possa rispondere al vero. E l'ex sindaco
Marina Romanò, ora capogruppo della Lega Nord, promette battaglia: subito una raccolta firme per contrastare l'iniziativa. Le prime voci hanno iniziato a diffondersi verso giovedì. Amplificate venerdì da un post uscito venerdì sera sul gruppo Facebook "Quelli della Snia": "Qualcuno sa costa sta succedendo nell'ex Intesa San Paolo? Oggi vedevo molti extracomunitari portare tappeti e mobili". Sedici minuti dopo la risposta di un altro del gruppo. Lapidaria: "Moschea". Da lì è iniziato il tam tam e, con questo, anche la polemica. Qualcuno ne fa una questione religiosa, sulla presenza poco gradita di un gruppo di musulmani che possa organizzarsi e ritrovarsi con una sede nel territorio comunale, altri criticano semplicemente la collocazione: ovvero no al Villaggio Snia, per molti versi già problematico, meglio non trasformarlo in un ghetto. Se c'è chi invita alla calma e al rispetto altrui, c'è da dire che su Facebook il parere prevalente è quello del no: non si faccia nessuna moschea. Tanto che qualcuno ha buttato lì la proposta di protestare, magari iniziando con una raccolta firme. E quest'ultima idea è stata raccolta al volo da Marina Romanò (capogruppo Lega Nord) che ha già annunciato la volontà di mettere un banchetto domenica al Villaggio Snia per raccogliere i no di quei residenti disposti a sottoscrivere una lettera da consegnare nelle mani del sindaco.
Gigi Ponti, interpellato sulla questione, non si è tirato indietro: "Chi prega non mi fa paura, chi istiga invece sì. Al momento non abbiamo nessun elemento per parlare di moschea. Sento dire che l'abbiamo già autorizzata, ma nessuno ce ne ha mai parlato. Non c'è proprio nessun progetto. Al momento c'è solo la polemica stupida e scorretta di chi vuole racimolare quattro voti, creare paura e rovinare quanto abbiamo fatto di buono per l'integrazione".
Marina Romanò, ora capogruppo della Lega Nord, promette battaglia: subito una raccolta firme per contrastare l'iniziativa. Le prime voci hanno iniziato a diffondersi verso giovedì. Amplificate venerdì da un post uscito venerdì sera sul gruppo Facebook "Quelli della Snia": "Qualcuno sa costa sta succedendo nell'ex Intesa San Paolo? Oggi vedevo molti extracomunitari portare tappeti e mobili". Sedici minuti dopo la risposta di un altro del gruppo. Lapidaria: "Moschea". Da lì è iniziato il tam tam e, con questo, anche la polemica. Qualcuno ne fa una questione religiosa, sulla presenza poco gradita di un gruppo di musulmani che possa organizzarsi e ritrovarsi con una sede nel territorio comunale, altri criticano semplicemente la collocazione: ovvero no al Villaggio Snia, per molti versi già problematico, meglio non trasformarlo in un ghetto. Se c'è chi invita alla calma e al rispetto altrui, c'è da dire che su Facebook il parere prevalente è quello del no: non si faccia nessuna moschea. Tanto che qualcuno ha buttato lì la proposta di protestare, magari iniziando con una raccolta firme. E quest'ultima idea è stata raccolta al volo da Marina Romanò (capogruppo Lega Nord) che ha già annunciato la volontà di mettere un banchetto domenica al Villaggio Snia per raccogliere i no di quei residenti disposti a sottoscrivere una lettera da consegnare nelle mani del sindaco.
Gigi Ponti, interpellato sulla questione, non si è tirato indietro: "Chi prega non mi fa paura, chi istiga invece sì. Al momento non abbiamo nessun elemento per parlare di moschea. Sento dire che l'abbiamo già autorizzata, ma nessuno ce ne ha mai parlato. Non c'è proprio nessun progetto. Al momento c'è solo la polemica stupida e scorretta di chi vuole racimolare quattro voti, creare paura e rovinare quanto abbiamo fatto di buono per l'integrazione".
sandro :
Imprenditori della paura Son veramente unici questi padani. Ha ragione uncittadino quando parla di "cagiada padana". Ora son pronti alla pugna anche in quel di Cesano per una moschea che nemmeno c'è. Ma per loro, appena sentono la parola extracomunitario,musulmani,profugo,immigrato,accoglienza, integrazione ....... scatta la molla e si fan paladini del nulla e dell'inesistente. A seveso c'è l'allievi, a Cesano c'è la romanò evvai. Bella lezione di stile e concretezza la risposta di Ponti. del resto questi padani di che si nutrirebbero e quali proposte avrebbero da fare se non propinarci in tutte le salse la loro trita e becera teoria da imprenditori della paura ? | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi