Cesano M., Romanò all'attacco: "Da Biancaneve siamo passati a Pinocchio?"
“Io ero soprannominata Biancaneve: speriamo ora di avere a che fare con Pinocchio”. Non è stata certo leggera l’ex sindaco
Marina Romanò (Lega Nord) con il nuovo primo cittadino
Gigi Ponti in occasione del primo Consiglio comunale. In un’aula magna gremitissima, mentre molti capigruppo si sono limitati al saluto di prassi, lei lunedì sera non ha fatto a meno di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Per tutta la campagna elettorale – ha affermato Romanò...
“Io ero soprannominata Biancaneve: speriamo ora di avere a che fare con Pinocchio”. Non è stata certo leggera l’ex sindaco
Marina Romanò (Lega Nord) con il nuovo primo cittadino
Gigi Ponti in occasione del primo Consiglio comunale. In un’aula magna gremitissima, mentre molti capigruppo si sono limitati al saluto di prassi, lei lunedì sera non ha fatto a meno di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Per tutta la campagna elettorale – ha affermato Romanò – il vosto motto è stato “Riprendiamoci Cesano”. Ovvero riprendere a fare quello che noi avevamo interrotto tre anni fa. Allora è forse meglio ricordare che noi abbiamo cercato di riportare una legalità che prima lasciava desiderare. Diciamo che abbiamo cercato di mettere mano al bilancio fortemente indebitato che abbiamo ereditato e che ancora oggi costringe i cesanesi a enormi sacrifici economici. E diciamo anche che abbiamo dato regola alla gestione del patrimonio comunale, leggera prima del nostro arrivo, dove tutti utilizzavano gratuitamente il bene comune senza contratti, senza affitti, senza oneri. Se Cesano oggi è in difficoltà è a causa delle grandi opere che anche Ponti ha realizzato senza pensare che poi sarebbe stato necessario mantenerle”. La capogruppo ha avvisato il sindaco sulle misure da adottare: “Cesano non è solo Palazzo Borromeo, la piscina, la fontana dei Carabinieri, la piazza del mercato. Dev’essere la piccola ma puntuale manutenzione, le strade asfaltate, le aiuole fiorite, le rotonde finite, i parchetti a misura di bambino. Una città a misura di ogni cittadino, non solo per i pochi eletti”. Poi l’accusa finale a Gigi Ponti e alle liste di governo: “Dovete ricostruire una città demolita dal demonio, che ora siete con voi tra i banchi della maggioranza. Vedremo se lo saprete “accontentare” meglio di noi. Sappiate che è esigente ed è forse anche per questo che ha deciso di tornare da dove è venuto. Gente che non ha nemmeno il pudore di metterci la faccia, ma che quando la torta è pronta da servire si presente al banchetto per farsi pagare il conto. Mi accusavano di essere serva delle segreterie di partito: il nuovo sindaco è segretario provinciale del Pd. Rinunci a quell’incarico. Non trasformi Cesano Maderno in una Sesto San Giovanni e la Pedemontana in una Serravalle. Doveva rivelare i nomi degli assessori prima delle elezioni, li abbiamo saputi soltanto oggi. Racconta le bugie? Non mi dica che dopo i miei due anni di governo, quelli di Biancaneve, ora Cesano sarà governata da Pinocchio”. Dal sindaco Ponti, però, nessuna replica polemica: "Ho notato dagli interventi dei vari capigruppo la volontà di fare il bene di Cesano Maderno. I programmi elettorali, in molti punti, sono simili. Dialogherò con tutti, confido nella collaborazione del Consiglio comunale".
Marina Romanò (Lega Nord) con il nuovo primo cittadino
Gigi Ponti in occasione del primo Consiglio comunale. In un’aula magna gremitissima, mentre molti capigruppo si sono limitati al saluto di prassi, lei lunedì sera non ha fatto a meno di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Per tutta la campagna elettorale – ha affermato Romanò – il vosto motto è stato “Riprendiamoci Cesano”. Ovvero riprendere a fare quello che noi avevamo interrotto tre anni fa. Allora è forse meglio ricordare che noi abbiamo cercato di riportare una legalità che prima lasciava desiderare. Diciamo che abbiamo cercato di mettere mano al bilancio fortemente indebitato che abbiamo ereditato e che ancora oggi costringe i cesanesi a enormi sacrifici economici. E diciamo anche che abbiamo dato regola alla gestione del patrimonio comunale, leggera prima del nostro arrivo, dove tutti utilizzavano gratuitamente il bene comune senza contratti, senza affitti, senza oneri. Se Cesano oggi è in difficoltà è a causa delle grandi opere che anche Ponti ha realizzato senza pensare che poi sarebbe stato necessario mantenerle”. La capogruppo ha avvisato il sindaco sulle misure da adottare: “Cesano non è solo Palazzo Borromeo, la piscina, la fontana dei Carabinieri, la piazza del mercato. Dev’essere la piccola ma puntuale manutenzione, le strade asfaltate, le aiuole fiorite, le rotonde finite, i parchetti a misura di bambino. Una città a misura di ogni cittadino, non solo per i pochi eletti”. Poi l’accusa finale a Gigi Ponti e alle liste di governo: “Dovete ricostruire una città demolita dal demonio, che ora siete con voi tra i banchi della maggioranza. Vedremo se lo saprete “accontentare” meglio di noi. Sappiate che è esigente ed è forse anche per questo che ha deciso di tornare da dove è venuto. Gente che non ha nemmeno il pudore di metterci la faccia, ma che quando la torta è pronta da servire si presente al banchetto per farsi pagare il conto. Mi accusavano di essere serva delle segreterie di partito: il nuovo sindaco è segretario provinciale del Pd. Rinunci a quell’incarico. Non trasformi Cesano Maderno in una Sesto San Giovanni e la Pedemontana in una Serravalle. Doveva rivelare i nomi degli assessori prima delle elezioni, li abbiamo saputi soltanto oggi. Racconta le bugie? Non mi dica che dopo i miei due anni di governo, quelli di Biancaneve, ora Cesano sarà governata da Pinocchio”. Dal sindaco Ponti, però, nessuna replica polemica: "Ho notato dagli interventi dei vari capigruppo la volontà di fare il bene di Cesano Maderno. I programmi elettorali, in molti punti, sono simili. Dialogherò con tutti, confido nella collaborazione del Consiglio comunale".