Il gruppo “Ipotesi di Teatro” dell’IIS Ettore Majorana porterà in scena lo spettacolo “Giancarlo Puecher Passavalli: 20 anni per la libertà”, alle 20.30 di domani,  sabato 18 maggio, nell’auditorium Paolo e Davide Disarò. La rappresentazione sarà ad ingresso libero. Lo spettacolo è inserito nell’ambito delle iniziative “legalità è responsabilità di tutti” – promosse dall’Amministrazione Comunale appunto sul tema della legalità - che ha visto sin qui avvicendarsi a Cesano l’incontro con Nando Dalla Chiesa e Martina Panzarasa che hanno presentato il loro ultimo libro “Buccinasco: la ‘Ndrangheta al nord”, la mostra “Donne e Mafie”, il convegno “Donne che hanno scelto l’impegno contro le mafie”, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e la serata in onore di Lea Garofalo. Lo spettacolo proposto rievoca il processo e l’esecuzione di Giancarlo Puecher, vittima dell’occupazione nazifascista in Italia, avvenuta all’età di vent’anni il 23 dicembre 1943 presso il cimitero di Erba. Ricerche documentali effettuate presso l’Archivio di Stato hanno consentito la ricostruzione delle vicende processuali che hanno fatto seguito all’arresto di Puecher e che hanno condotto alla sentenza di morte per fucilazione. La riproposizione teatrale del gruppo “Ipotesi di Teatro” del Majorana, si basa proprio sulla rilettura delle carte del Tribunale Speciale di Milano dell’epoca ed è caratterizzata dalla trasposizione “didattico/laboratoriale” di freddi documenti, che si traducono in uno spettacolo coinvolgente grazie all’entusiasmo ed alla passione dei giovani attori. Il gruppo Ipotesi di Teatro dell’IIS Majorana realizza da anni spettacoli prodotti interamente “in proprio”, dal soggetto alle scenografie alle musiche. Il suo repertorio evidenzia un impegno civile e culturale che ha sempre saputo tradursi in rappresentazioni di grande spessore e originalità. Giancarlo Puecher Passavalli, Milano 20 agosto 1923 – Erba 23 dicembre 1943, cadde nelle mani della polizia repubblichina. Arrestato insieme al padre, non colse l’occasione di fuggire per senso di responsabilità verso gli altri compagni arrestati che avrebbero avuto nocumento dalla sua fuga. Dopo un sommario processo, venne condannato a morte e giustiziato l’antivigilia di Natale del ’43.