Cesano M., "Vie di contatto": ecco come unire il Parco Groane al Grugnotorto

Serata conclusiva del Forum "Vie di contatto", per la realizzazione di una connessione ecologica tra il Parco delle Groane a ovest e il Plis Grugnotorto Villoresi a est: se ne parlerà domani, martedì 17 febbraio a partire dalle 21, al Centro di Formazione e Educazione Ambientale Alex Langer in via don Orione 43, presso l'Oasi floro-faunistica Lipu. Ingresso libero. Nella sala conferenze del Centro - luogo quanto mai appropriato per il tema trattato - verrà presentata la pubblicazione finale c...

Serata conclusiva del Forum "Vie di contatto", per la realizzazione di una connessione ecologica tra il Parco delle Groane a ovest e il Plis Grugnotorto Villoresi a est: se ne parlerà domani, martedì 17 febbraio a partire dalle 21, al Centro di Formazione e Educazione Ambientale Alex Langer in via don Orione 43, presso l'Oasi floro-faunistica Lipu. Ingresso libero. Nella sala conferenze del Centro - luogo quanto mai appropriato per il tema trattato - verrà presentata la pubblicazione finale che raccoglie i risultati dello studio di fattibilità del progetto finanziato da Fondazione Cariplo, con Cesano nel ruolo di capofila e Desio e i due parchi in veste di partner. Risultato di quasi due anni di lavoro (si partì nell'aprile del 2013), lo studio delinea quella che è la fattibilità della possibile realizzazione di un corridoio verde che colleghi i parchi Groane e Grugnotorto-Villoresi, attraverso una striscia di terreno non ancora edificato al confine con Bovisio, lungo la tangenziale sud . Si tratta di un'entità territoriale non rilevantissima sotto il profilo volumetrico, ma viceversa di grande interesse dal punto di vista ambientale, perché consentirebbe di conservare un reticolo verde in un territorio già così densamente urbanizzato come il nostro. L'utilità della connessione garantirebbe una mobilità dolce con percorsi protetti alla cittadinanza, e agevolerebbe gli spostamenti migratori della fauna, in particolare dei volatili che avrebbero luoghi di riposo e di procacciamento del cibo. Lo studio conclusivo, realizzato da professionisti e tecnici che hanno lavorato a stretto contatto con gli uffici dei Comuni e con quelli dei Parchi per la ricerca della miglior soluzione dal punto di vista urbanistico e naturalistico, ha coinvolto anche la cittadinanza - proprietari dei terreni ed i portatori di interesse - per la raccolta di esigenze e osservazioni. Ciò ha condotto all'individuazione delle aree prioritarie sulle quali intervenire per la strutturazione del corridoio, con le ipotetiche modalità di realizzazione attraverso l'adozione di soluzioni quanto più possibile condivise. "Il progetto di 'Vie di Contatto' costituisce un tassello essenziale nella nostra area - ha concluso il consigliere delegato all'Ambiente

Massimiliano Bevacqua -, perché rappresenta un corridoio ecologico che è indispensabile preservare. Grazie al finanziamento di Fondazione Cariplo abbiamo avuto la possibilità di effettuare uno studio di fattibilità e di avviare contatti con altri soggetti che, al pari nostro, stanno lavorano per la realizzazione di altre connessioni simili in Brianza. 'Vie di Contatto' risulta quindi parte di un più ampio sforzo progettuale nell'ambito della ricostruzione di quella connessione verde che - nel corso degli anni - è andata persa, che avrà valenza tanto maggiore quanti più numerose e ramificate saranno le aree coinvolte".