"AMALav": i disoccupati in città trovano uno spazio per confrontarsi e ritrovare l'autostima

CESANO MADERNO - Trovare un posto di lavoro, quando si è rimasti disoccupati, è fondamentale. Ma per farlo, spesso, si sono "scogli" personali da superare. In città, attraverso gli incontri del progetto AMALav, c'è un supporto prezioso in più.

Vi siete mai chiesti quanto può essere difficile fare la spesa per una donna che ha perso il posto di lavoro? No, non è per la disposizione dei prodotti sugli scaffali: è per il senso di vergogna e il sentirsi in dovere quasi di "giustificarsi" di fronte alle conoscenti che incontra e che si meravigliano di trovarla lì in orario d'ufficio. C'è poco da ridere, purtroppo, è una situazione che, oltre al dramma della perdita del posto di lavoro, modifica anche le dinamiche familiari e quello che è il modo di essere della singola persona.

A chi, fortunatamente, non ha mai avuto di questi problemi, può sembrare una cosa banale. Chi condivide questi piccoli drammi quotidiani, la fatica di trovare un posto, il non sapere come riempire le giornate, ecc. ecc.,  ora c'è uuna soluzione: anche in città, infatti, è stato attivato il progetto "AMALav", finanziato dalla Provincia di Monza e Brianza, da Fondazione della Comunità Monza e Brianza e dall'amministrazione comunale, realizzato in partenariato da cooperativa sociale Aeris,  Afol Monza e Brianza, Comune di Monza e CGIL-CISL-UIL.

Dopo una prima sperimentazione di gruppi di "auto aiuto al lavoro" svoltasi sul territorio della nostra Provincia fra il 2013 ed il 2015 - con la creazione di 7 gruppi cui hanno partecipato attivamente circa un centinaio di persone - il progetto avviato per il 2016 prevede la creazione di 4 nuovi gruppi: rispettivamente a Cesano Maderno, Seveso,  Vimercate e Brugherio.

Per l'ambito di Desio, dunque, l'iniziativa ha preso il via proprio sul territorio di Cesano, che ospita già il Punto Lavoro Afol.

In una fase congiunturale quale quella attuale, l'impatto della crisi economica sulla situazione occupazionale è evidenziato da vari indicatori: utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari, incremento delle iscrizioni alle liste di mobilità e permanere di risultati negativi nei flussi occupazionali.

Anche nella Provincia di Monza e Brianza, gli indicatori economici continuano a dare segnali negativi,  ed in molti settori aumenta il numero delle imprese coinvolte in processi di crisi.

L'obiettivo del progetto AMALav  è quello di operare per un miglioramento del benessere delle persone che si vengono a trovare in questa condizione di disagio, primo passo per facilitarne il re-inserimento professionale.

La necessità di ritrovare la fiducia in se stessi e nel proprio ruolo viene affrontato dal servizio attraverso la socializzazione dell'esperienza di disagio, con la modalità del gruppo di "auto-mutuo-aiuto".

Il gruppo ha una durata di 18 incontri di circa due ore ciascuno con cadenza quindicinale - crea cioè un luogo di relazione e interazione, uno spazio di condivisione fra pari che costituisce un aiuto per superare l'isolamento, dove ciascuno dei membri è posto in condizione di auto-aiutarsi nel riattivare le proprie risorse per poter ripartire.

Il gruppo diventa anche un ambito attraverso il quale ogni partecipante può consolidare ed ampliare le proprie relazioni sociali.

Se questa è la prima, fondamentale fase d'intervento tesa a "rimettere in equilibrio" i soggetti,  il gruppo offre però contestualmente anche un supporto per aiutare i membri a rimettersi in gioco verso l'esterno. Vale a dire un accompagnamento e orientamento nell'accesso ai servizi lavoro, con la possibilità di percorsi collettivi disegnati partendo da esigenze informative e formative espresse dal gruppo su tematiche connesse al reinserimento professionale.

"Si tratta di un progetto cofinanziato dal Distretto del nostro Ambito Territoriale - spiega l'assessore ai Servizi sociali, Emanuela Macelloni -. Questo programma è per noi complementare alle progettualità sulle politiche attive del lavoro portate avanti attraverso il Punto Lavoro Afol, attivo sul nostro territorio da ormai più di un anno. La ricostruzione del sé, del proprio senso identitario e delle reti di relazioni sono infatti il primo importante passo verso la ricerca di nuove opportunità professionali".

Per parte sua anche Gigi Ponti, in qualità di presidente della Provincia di Monza e Brianza che cofinanzia il progetto, ha voluto rimarcare il ruolo dell'Ente nei confronti del tema del lavoro, "da sempre nell'agenda delle priorità in quanto legato sia alla necessità della ripresa economica che alla contestuale - e necessaria - rivalorizzazione dei soggetti coinvolti in problemi occupazionali, nella loro valenza umana e sociale".

Per partecipare, o per avere informazioni, rivolgersi al numero 348.3906759 oppure inviare un'e-mail a coordinamento.amalav@coopaeris.it . La partecipazione è gratuita ed il gruppo è sempre aperto a nuove adesioni.