"Big Bang": Lucilla Giagnoni riporta l'emozione all'Excelsior
CESANO MADERNO - Un graditissimo ritorno: domani, mercoledì 17 febbraio, alle 21 sul palco del teatro Excelsior di via San Carlo comparirà di nuovo Lucilla Giagnoni. Una delle attrici più applaudite da queste parti, che porta in scena "Big Bang", nel segno della continuità con il suo precedente spettacolo "Vergine Madre".
E' una delle artiste più applaudite dall'esigente pubblico del teatro Excelsior: domani, mercoledì 17 febbraio, Lucilla Giagnoni ritorna sul palco di via San Carlo per portare il suo ultimo spettacolo "Big Bang".
Era già stata qui con "Vergine Madre" e ora, come spiega la stessa attrice, si chiude il cerchio andando con il pensiero e con il suo monologo verso quel punto da dove tutto è partito.
"Il mio spettacolo 'Vergine Madre' - afferma Giagnoni - è stato un lavoro sulla Divina Commedia di Dante. La Divina Commedia indica il Fine ultimo dell’Uomo. 'Big Bang' è invece una ricerca sugli inizi a partire dall’ultima parola della Commedia: stelle'. Il viaggio della Divina Commedia conduce dagli abissi dell’inferno all’ultimo cielo del paradiso. Dopo questo viaggio il 'teatro del mondo' non può essere più lo stesso. Con la Divina Commedia si spalanca una nuova era".
Era già stata qui con "Vergine Madre" e ora, come spiega la stessa attrice, si chiude il cerchio andando con il pensiero e con il suo monologo verso quel punto da dove tutto è partito.
"Il mio spettacolo 'Vergine Madre' - afferma Giagnoni - è stato un lavoro sulla Divina Commedia di Dante. La Divina Commedia indica il Fine ultimo dell’Uomo. 'Big Bang' è invece una ricerca sugli inizi a partire dall’ultima parola della Commedia: stelle'. Il viaggio della Divina Commedia conduce dagli abissi dell’inferno all’ultimo cielo del paradiso. Dopo questo viaggio il 'teatro del mondo' non può essere più lo stesso. Con la Divina Commedia si spalanca una nuova era".
"L’uomo - spiega l'attrice - non si accontenta più di contemplare Dio. Inizia a scrutare con sguardo nuovo quel cielo in cui c’è Dio, e col tempo, con i calcoli, con le nuove matematiche, con le nuove tecnologie, scopre che l’incorruttibilità della sfera stellare non è affatto incorruttibile. Che non è sempre uguale a se stessa. Se le nuove traduzioni dei primi passi del libro della Genesi rivelano una creazione che concorda in molti tratti con quella che negli ultimi secoli la scienza ha cominciato a ipotizzare, se troveremo la formula che cercava Einstein che concili meccanica quantistica e relatività, infinitamente piccolo e infinitamente grande, allora si apriranno nuovi 'Teatri del Mondo' e, sono sicura, potremo guardare di nuovo con fiducia al nostro 'guscio di noce' ".
Lo spettacolo inizia alle 21. Biglietti a 25, 23 e 15 euro
Lo spettacolo inizia alle 21. Biglietti a 25, 23 e 15 euro