Il regista Renzo Martinelli torna in città: stasera presenta "Ustica" all'Excelsior

CESANO MADERNO - E' nato e cresciuto in città e, con il nostro territorio, ha sempre avuto un legame particolare. Il regista Renzo Martinelli questa sera alle 21 sarà presente al cineteatro Excelsior per la proiezione del suo ultimo lavoro: "Ustica", dedicato a uno dei grandi misteri ancora irrisolti della recente storia d'Italia.

Un altro film su uno dei fatti che hanno segnato la recente storia d'Italia e, ancora una volta, un omaggio a Cesano Maderno: il regista Renzo Martinelli, nato e cresciuto in città, stasera alle 21 sarà presente al cineteatro Excelsior (via San Carlo) per la proiezione di "Ustica", il suo ultimo lavoro.

È il 27 giugno 1980 quando un DC9 della compagnia aerea Itavia scompare dagli schermi radar senza lanciare alcun segnale di emergenza e si schianta tra le isole di Ponza e Ustica. Muoiono 81 persone. Dopo oltre 30 anni, la tragedia di Ustica resta uno dei misteri irrisolti dalla recente storia d’Italia.

Un nuovo film di Martinelli, il regista nato e cresciuto a Cesano Maderno e autore, tra altre, di pellicole come “Vajont” sulla tragedia della diga e “Piazza delle Cinque Lune” sull’uccisione di Aldo Moro, che ha accolto l'invito del Circolo culturale Don Bosco.

“Abbiamo voluto – spiegano dal Circolo – a pochissimi giorni dall’uscita del film nelle sale cinematografiche (il 31 marzo), offrire ai nostri spettatori la possibilità di vedere la pellicola e contemporaneamente incontrare il registra e conoscere da lui il lungo lavoro svolto per la realizzazione del film”.

La sceneggiatura di “Ustica”, co-produzione Italia-Belgio, è infatti frutto di un lavoro di tre anni a stretto contatto con due ingegneri aeronautici sulla mole enorme di perizie e testimonianze effettuate nel corso degli oltre trent’anni trascorsi. E il regista ribadisce che tutto quanto viene dichiarato nel corso del film è inconfutabilmente supportato da materiale documentale.

Con l’interpretazione di Caterina Murino e Marco Leonardi, il film racconta la vicenda di Roberta Bellodi, una giornalista siciliana che ha perso la figlia in quella tragica notte e di Corrado di Acquaformosa, deputato al Parlamento italiano, membro della commissione incaricata di far luce sul disastro del DC 9. I due cercano di scoprire la verità, rimanendo invischiati in un labirinto di depistaggi, scomparsa di prove e testimoni chiave.

Tre le ipotesi che sono state di volta in volta avanzate sulle cause del disastro: cedimento strutturale dell’aereo, una bomba nella toilet di coda, un missile che per errore colpisce il DC9. Nessuna di queste ipotesi è stata sino a oggi provata. Martinelli ne propone una quarta. “Alla ricerca di risposte che quelle ottantuno vittime e i loro familiari ancora reclamano, l’analisi di questo materiale documentale ci ha portato inevitabilmente a una nuova, agghiacciante, verità”.