Prima l'inseguimento, poi la sparatoria: grave un uomo di 46 anni
CESANO MADERNO - La fuga di due uomini con uno Smart si è conclusa nel sangue. Dopo aver provato a speronare i Carabinieri al Villaggio Snia, uno ha avuto l'idea di scendere e di sparare: raggiunto al fianco da 4 colpi dei Carabinieri, è in gravi condizioni.
Quando si è sentito ormai braccato, uno dei due fuggitivi ha avuto la pessima idea di scendere dall'auto e di sparare contro i Carabinieri. Raggiunto da 4 colpi al fianco è ora in gravissime condizioni all'ospedale di Niguarda. Il suo complice, invece, è rimasto in auto con le mani alzate in segno di resa aspettando le manette ai polsi.
E' finito davvero male il tentativo di fuga compiuto da due italiani, uno di 46 anni e uno di 49 anni. Originariamente si era diffusa la voce che fossero gli autori di una rapina ai danni del Superdì di Barlassina in via Longoni, ma non ci sono riscontri.
Intercettati da una pattuglia dei Carabinieri, già in giro sul territorio per l'attività di pattugliamento, i due hanno pensato di poter seminare le forze dell'ordine con una Smart. E il loro tentativo di fuga non è durato neanche poco: con i militari alle calcagna sono andati fino a Cogliate, Solaro, Ceriano Laghetto finché a Cesano Maderno, sono rimasti accerchiati da un gran numero di pattuglie in arrivo da tutta la Brianza.
Non hanno comunque dimostrato di volersi fermare fino all'episodio chiave: il tentativo di speronamento dell'auto dei Carabinieri con la Smart, che, però, ha avuto la peggio all'altezza di via Magenta.
Uno dei due uomini, il passeggero, quello di 46 anni, avendo una pistola in pugno ha cercato di guadagnarsi la via di fuga a piedi sparando contro i Carabinieri che, in tutta risposta, hanno esploso quattro colpi. Colpito al fianco, è crollato a terra. Il suo complice, quello al volante, si è mostrato più ragionevole e si è consegnato ai militari.
Sul posto sono arrivate due ambulanze, una della Croce Bianca di Cesano Maderno e una della Misericordia di Arese. L'unico trasportato, però, è il fuggitivo ferito: è ora all'ospedale di Niguarda in gravi condizioni.
E' finito davvero male il tentativo di fuga compiuto da due italiani, uno di 46 anni e uno di 49 anni. Originariamente si era diffusa la voce che fossero gli autori di una rapina ai danni del Superdì di Barlassina in via Longoni, ma non ci sono riscontri.
Intercettati da una pattuglia dei Carabinieri, già in giro sul territorio per l'attività di pattugliamento, i due hanno pensato di poter seminare le forze dell'ordine con una Smart. E il loro tentativo di fuga non è durato neanche poco: con i militari alle calcagna sono andati fino a Cogliate, Solaro, Ceriano Laghetto finché a Cesano Maderno, sono rimasti accerchiati da un gran numero di pattuglie in arrivo da tutta la Brianza.
Non hanno comunque dimostrato di volersi fermare fino all'episodio chiave: il tentativo di speronamento dell'auto dei Carabinieri con la Smart, che, però, ha avuto la peggio all'altezza di via Magenta.
Uno dei due uomini, il passeggero, quello di 46 anni, avendo una pistola in pugno ha cercato di guadagnarsi la via di fuga a piedi sparando contro i Carabinieri che, in tutta risposta, hanno esploso quattro colpi. Colpito al fianco, è crollato a terra. Il suo complice, quello al volante, si è mostrato più ragionevole e si è consegnato ai militari.
Sul posto sono arrivate due ambulanze, una della Croce Bianca di Cesano Maderno e una della Misericordia di Arese. L'unico trasportato, però, è il fuggitivo ferito: è ora all'ospedale di Niguarda in gravi condizioni.