"Spillati" 14 mila euro a una donna conosciuta in chat: brianzolo condannato
CESANO MADERNO - Condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per circonvenzione d'incapace. Così ha deciso il giudice nei confronti di un cesanese di 57 anni, per fatti che risalgono al 2011. Era riuscito a ottenere 14 mila euro da una donna conosciuta in chat
Da quella donna conosciuta in chat era riuscito nel tempo a farsi accreditare sul suo conto corrente 14 mila euro. Un uomo di 57 anni, residente a Cesano Maderno, è stato condannato dal giudice a 2 anni e 6 mesi di reclusione per circonvenzione d'incapace.
Una vicenda che risale al 2011 e che, come racconta la Gazzetta di Mantova, è durata diversi mesi. Il cesanese aveva conosciuto in chat una donna residente a Marmirolo, nel mantovano, persona già fragile di suo ma andata ulteriormente in tilt dopo la perdita del padre.
Lui sembrava molto sensibile al problema. Aveva mostrato interesse, cercava di sostenere la donna, sosteneva di avere conoscenze psichiatriche. Così facendo aveva conquistato la fiducia della donna, che credeva di avere trovato in lui un valido supporto.
Purtroppo la poveretta non aveva nemmeno esitato a versare soldi a quell'uomo che si mostrava premuroso e che lei, tuttavia, non aveva nemmeno mai incontrato una volta in vita sua. Dal mese di marzo a quello di agosto del 2011 gli ha accreditato 14 mila euro sul conto corrente.
A rendersi conto di quanto stava accadendo è stata la sorella della donna. Mettendola di fronte alla realtà, è riuscita a portarla dai Carabinieri per sporgere denuncia.
Il cesanese ha provato a giustificarsi sostenendo che è stata la donna a offrirgli dei soldi. E lui, disoccupato, naturalmente li ha accettati di buon grado. Si è anche offerto di restituire l'intero importo con tanto di interessi del 10 per cento.
Il giudice, però, è stato di tutt'altra idea. Il brianzolo è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per circonvenzione d'incapace.
Una vicenda che risale al 2011 e che, come racconta la Gazzetta di Mantova, è durata diversi mesi. Il cesanese aveva conosciuto in chat una donna residente a Marmirolo, nel mantovano, persona già fragile di suo ma andata ulteriormente in tilt dopo la perdita del padre.
Lui sembrava molto sensibile al problema. Aveva mostrato interesse, cercava di sostenere la donna, sosteneva di avere conoscenze psichiatriche. Così facendo aveva conquistato la fiducia della donna, che credeva di avere trovato in lui un valido supporto.
Purtroppo la poveretta non aveva nemmeno esitato a versare soldi a quell'uomo che si mostrava premuroso e che lei, tuttavia, non aveva nemmeno mai incontrato una volta in vita sua. Dal mese di marzo a quello di agosto del 2011 gli ha accreditato 14 mila euro sul conto corrente.
A rendersi conto di quanto stava accadendo è stata la sorella della donna. Mettendola di fronte alla realtà, è riuscita a portarla dai Carabinieri per sporgere denuncia.
Il cesanese ha provato a giustificarsi sostenendo che è stata la donna a offrirgli dei soldi. E lui, disoccupato, naturalmente li ha accettati di buon grado. Si è anche offerto di restituire l'intero importo con tanto di interessi del 10 per cento.
Il giudice, però, è stato di tutt'altra idea. Il brianzolo è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per circonvenzione d'incapace.
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